1. EST-CE QUE TU M’AIMES?


    Data: 12/06/2021, Categorie: Etero Autore: cucciolo56, Fonte: RaccontiMilu

    ... stai fottendo il culo’ come scivola bene’
    
    Poi gettò la testa all’indietro e chiuse gli occhi gridando e godendosi l’inculata.
    
    Persi la testa. Cominciai a spingere come un forsennato. La mia Venere in quel momento era un culo da straziare e urla con le quali riempirsi le orecchie. Finché non le venni dentro. Al contatto dello sperma con le pareti dell’intestino le sue grida si trasformarono, divennero doloranti e giocose al tempo stesso.
    
    – Resta qui! Resta qui! ‘ implorò ancora una volta protendendo le braccia verso di me.
    
    La abbracciai e restammo così a lungo, tremanti e squassati dalla fatica, dal caldo, dal piacere.
    
    Nathalie mi parlò dopo essersi voltata su un fianco, era evidente che aveva pudore nel farsi guardare in quel momento.
    
    – Nessuno mi ha mai fatto sentire così, Roberto. Nessuno mi ha mai posseduto e mi ha mai presa come mi hai presa e posseduta tu. E non parlo solo di sesso.
    
    Ascoltai quelle parole pronunciate quasi con ritrosia e timore. La strinsi forte. Anche io avevo paura di guardarla in faccia in quel momento.
    
    – Resta ‘ le dissi ‘ resta con me.
    
    – Sono qui ‘ sussurrò.
    
    – No, resta qui, resta con me, non tornare in Canada, stai con me.
    
    Sapevo che era una richiesta impossibile. O meglio, me lo sentivo. Non volevo perderla, non volevo che se ne andasse. Mi disperavo, mi sembrava di non riuscire a trovare le parole per farle capire quanto profondo fosse il mio desiderio.
    
    Nathalie si voltò e aveva lo sguardo sconsolato.
    
    – Non ...
    ... posso Roberto, proprio non posso’ – disse con la voce prossima a rompersi.
    
    Ci baciammo, restammo abbracciati e stretti con i nostri corpi surriscaldati sui quali colava il sudore.
    
    – Non so se riuscirò a stare senza di te ‘ mi sussurrò ‘ non lo voglio.
    
    – Allora resta con me! ‘ ripetei.
    
    – No, questo non lo posso fare ‘ disse dopo ina lunga esitazione. Ma posso sempre tornare.
    
    Mi aggrappai a queste parole, e forse ci si aggrappò anche lei. Se non potevamo darci un futuro potevamo almeno donarci una speranza.
    
    Quella sera restammo a casa. Cucinammo, facemmo l’amore in cucina, mangiammo e rifacemmo l’amore. Sul divano, nella doccia, a letto. Non riuscivamo mai a saziarci l’uno dell’altro.
    
    Fummo dolci e eccessivi. Volgari, sadici, masochisti, teneri. Violenti. Fummo tutto. Senza più segreti né vergogne.
    
    – Mi è piaciuto quando mi hai bendata ‘ mi disse nel mezzo della notte ‘ so che posso chiederti una cosa che non ho avuto mai il coraggio di chiedere a nessuno.
    
    – Tu puoi chiedere tutto.
    
    – Bendami ancora. E dopo avermi bendata legami, legami bene. Fammi tua, fai quello che vuoi di me.
    
    CONTINUA
    
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    12. Dance me to the end of love
    
    Buttai giù l’ultimo sorso di caffè, Nathalie fece altrettanto. Eravamo in cucina, in mutande.
    
    – Vai, ci penso io ‘ disse.
    
    Non le avevo mai permesso di restare sola a rigovernare dopo la colazione o dopo cena. Ma quella volta capii la sua offerta. Sapevamo entrambi che di lì a poco sarei dovuto ...