1. EST-CE QUE TU M’AIMES?


    Data: 12/06/2021, Categorie: Etero Autore: cucciolo56, Fonte: RaccontiMilu

    ... ascoltando i suoi colpi di tosse e i suoi tentativi di recuperare il respiro.
    
    Nathalie non era di per sé molto larga. Il cetriolo infilato nel culo la rendeva ancora più stretta. Quasi inospitale, se non fosse stato per la sua abbondante lubrificazione.
    
    Così spinsi e entrai.
    
    – Uuuuuh-uh-uh-uh ‘ uggiolò con la voce di un cucciolo.
    
    Sentivo il cazzo serrato nella sua vagina e percepivo chiaramente l’ingombro del cetriolo dall’altra parte della parete ano-vaginale.
    
    La tenevo saldamente per il bacino, tutto il resto del corpo era in lento contorcimento. Percepivo alle mie spalle anche i piedi muoversi e martellare il materasso.
    
    I mugolii si fecero sempre più intensi e acuti, seguiti da dei ‘scopami’ sussurrati e lenti.
    
    All’improvviso Nathalie esplose e, come spesso le capitava, prese a straparlare in francese.
    
    All’inizio furono ‘oui’ progressivamente più intensi, seguiti da parole incomprensibili.
    
    Poi la sua voce si fece acuta, sempre più acuta mentre implorava a ripetizione ‘baise-moi baise-moi baise-moi’ che mi lasciarono interdetto. Pensavo che mi chiedesse di baciarla, e in quella posizione tutto potevo fare tranne che baciarla. Non avevo idea che baise-moi significasse ‘scopami’.
    
    Ma ‘scopami’ lo disse, stavolta in inglese. Come un’implorazione.
    
    – Non smettere’ non smettere’ scopami’ più forte’
    
    Dopo che ebbi accelerato il ritmo delle spinte perse definitivamente la testa e tornò al suo francese, ma durò poco. Esplose in un grido tremante, ...
    ... come tutto il resto del suo corpo.
    
    Bloccai il suo tentativo di distendersi a bancia in sotto e per qualche secondo ammirai il suo corpo contorcersi intorno al buco della sua vagina aperta e, poco più in alto, a quello del suo culetto occupato dal cetriolo.
    
    Afferrai il bordo del preservativo e lo tirai fuori provocandole un gridolino.
    
    Ero infoiato anche io e quasi prossimo a perdere ogni controllo.
    
    – Adesso te lo spacco il culo ‘ le ringhiai, in italiano.
    
    Lei mi lanciò un guaito interrogativo. Glielo ripetei in inglese.
    
    Nathalie si voltò a guardarmi con la faccia stravolta dall’orgasmo appena avuto e dallo spavento.
    
    La incula, scivolai dentro il suo buco aperto e lubrificato facendola gridare, almeno fino che non le fui arrivato in fondo. Allo spavento nel suo sguardo si erano affiancati il dolore e il piacere della penetrazione.
    
    – Robert’. ‘ implorò. E continuò a implorare il mio nome guardandomi per diverso tempo mentre la pompavo.
    
    – E’ così intenso, così profondo’ – disse scuotendo la testa come se non se ne capacitasse.
    
    Un colpo più forte degli altri la fece gridare e scattare con la testa davanti, si sollevò sulle braccia tese arcuando la schiena.
    
    La voltai, volevo essere io a decidere il modo in cui prenderla. E volevo vedere le sue espressioni mentre la inculavo.
    
    Lei si tirò su le gambe e le allargò, io puntai il suo buco del culo allargato e entrai tra i suoi gemiti e il suo ansimare. Gli occhi fissi nei miei.
    
    – Roberto’ oddio mi ...
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