1. EST-CE QUE TU M’AIMES?


    Data: 12/06/2021, Categorie: Etero Autore: cucciolo56, Fonte: RaccontiMilu

    ... Si voltò velocemente e se ne andò.
    
    Nathalie si accorse che qualcosa stava accadendo poco prima che la donna aprisse la porta per uscire. Fece appena in tempo a vederla di spalle mentre si allontanava rapidamente dalla nostra stanza.
    
    Mi guardò, impugnando chissà perché il mio cazzo duro. Diventò rossa in viso in un secondo, poi mollò la presa sul mio uccello e si coprì gli occhi con entrambe le mani.
    
    – Dai ‘ le dissi cercando di buttarla a ridere.
    
    Lei scosse la testa ripetendo ‘non, non, non’.
    
    La presi per le braccia ridendo e la tirai sopra di me. Avevo una bella erezione e sarebbe stato un peccato perderla.
    
    Mi presi il cazzo in mano e lo indirizzai tra le sue gambe. La penetrai, lei sospirò. La baciai con dolcezza.
    
    – Chissà cosa avrà pensato di me’ – sussurrò Nathalie.
    
    – Probabilmente avrà pensato che mi stavi facendo un pompino ‘ risposi ponendo le mani sulle natiche per aiutarmi a dettarle il ritmo.
    
    – Avrà pensato che sono una puttana ‘ disse Nathalie guardandomi negli occhi.
    
    La distanza tra le nostre bocche era questione di millimetri. Strinsi il suo sedere nelle mani e accelerai i miei movimenti.
    
    – O forse ti avrà invidiato ‘ risposi io, deciso a sviare la sua attenzione dall’intrusa ‘ e ti invidia anche ora perché sa che stai prendendo il cazzo’ che ti sto scopando’ che sto per sborrarti dentro’
    
    Le ultime parole le pronunciai con il fiato sempre più corto, spingendomi sempre più dentro di lei, tirandola sempre più a me.
    
    Nathalie ...
    ... si accasciò sul mio petto e chiuse gli occhi.
    
    Il nostro ansimare era sempre più veloce, sentii i testicoli fremere mentre Nathalie mi sussurrava nell’orecchio ‘oui oui oui’.
    
    Le venni dentro rantolando. Lei mi confermò quella sua deliziosa particolarità che avevo scoperto la notte precedente.
    
    L’ultimo affondo a cercare il suo fondo, il vibrare del cazzo, gli spruzzi di sperma che le bagnavano la vagina.
    
    Il momento ancestrale, il fondamento della vita, il maschio che insemina la femmina.
    
    Tutto questo per lei rappresentava la beatitudine. Forse ben più dei suoi orgasmi, che pure avevo conosciuto. O forse era un altro tipo di orgasmo. Non lo so, non gliel’ho mai chiesto.
    
    Se si trovava nella condizione, e nella posizione, di farlo sottolineava sempre questa conquista stringendosi a me, soffocando un urlo di piacere contro la mia spalla.
    
    Lo fece anche quella volta.
    
    CONTINUA
    
    browserfast@libero.it
    
    2. Viaggi da solo?
    
    Avevo conosciuto Nathalie due giorni prima, nell’ufficio della Tunis Air di Hammamet. Erano quasi due settimane che ero in Tunisia.
    
    La prima settimana l’avevo passata in giro con degli amici, nel sud del Paese. Una volta arrivati a Djerba mi ero fatto portare all’aeroporto e li avevo salutati.
    
    Sapevano che sarei dovuto rientrare prima: due giorni dopo ferragosto, infatti, mi sarei dovuto presentare sul mio nuovo posto di lavoro. Il primo a tempo indeterminato della mia vita.
    
    In realtà, non avevo detto loro che mi ero riservato ...
«1234...36»