Avventura nella buca - Racconti Erotici

Avventura nella buca

... operando, afferrano l'asta pulsante calda e bagnata e mi sembra che la tensione salga ancora fino a rendere il mio fratellino non di carne ma di acciaio puro, duro come il diamante grezzo.

Stavolta è lei a spalancare gli occhi e ad emettere un singulto, la sorpresa della consistenza ha fatto colpo, il membro intenso e solido come un palo di metallo non fa una piega e la mano si scalda dopo averlo avvolto per bene ma le dita quasi non arrivano a toccarsi, un altra bella sorpresa, la circonferenza non è definibile, non ora ma è copiosa.

Tocca a me.

Non mi riattacco alla sua bocca perchè voglio guardarla e sentirla, allungo le mani in cerca di quella quarta misura e posso fare solo una cosa, alzo le braccia e cerco le spalle, la chiusura del vestito che non è una gonna e una t-shirt come avevo immaginato ma un pezzo unico , è dietro, sulla schiena e in un battibaleno spingo in basso la chiusura lampo mentre allargo le spalline fino a farle scendere sulle braccia che lei allunga in basso e il vestito scende fino alle caviglie.

Il seno mi spacca la faccia.

Avanti gli occhi ho due pere, due meloni, due mammelle che sono oltre la perfezione; mi guardano considerando che i bottoncini carnosi dei capezzoli sono due pupille che attraggono inesorabili, l'aureola intorno è brunita e liscia con dei piccoli puntini poco più arrossati e tutto il seno non ha limiti.

Le mie mani scendono fino a trovarsi appena sotto e sollevano i due mappamondi come se fossero vasi ...

... fragili, accidenti se pesano! Sono pieni e sodi e mi sembra che palpitano quanto il mio cuore; anche dalla sua parte qualcosa batte, appena sotto il seno quasi mi sembra di sentire il movimento accelerato del suo cuore che unito al mio fa un gran bel concerto.

Stringo dolcemente le mani arrossando appena la pelle delicata e lei, vendicativa, stringe il mio cazzo, è una stretta forte la sua ma è naturale, la mia consistenza è ferrea e lei ama sentire la potenza del maschio.

Scelgo la mano destra e la scosto dal seno, mio malgrado ho solo due mani pertanto qualcosa devo lasciare, scendo quasi correndo verso quel triangolino bianco e candido che se mi sembrava umido qualche tempo fa, ora è decisamente bagnato; con un gesto che lei accompagna con un urlo piuttosto forte, strappo uno dei lacci che corrono lungo i fianchi e lo slip scompare.

Sono delicato ma appena mi accosto la mia mano sembra scottarsi, tra le gambe la temperatura è elevata e la delicatezza delle labbra è fantastica, accarezzo quel sesso che si apre come un fiore e sputa liquidi caldi e lo sento vivo e vegeto.

Anche lei sa cosa fare , la mano comincia un movimento lento che fa scendere e salire la pelle intorno al glande e stavolta sono io a lanciare un urlo, le bocche si uniscono di nuovo, anche per non farci scoprire mentre ci masturbiamo dolcemente, è la preparazione ad atti più decisi ma è una parte davvero deliziosa dove le emozioni crescono e portano alla follia.

Non volendo ci muoviamo, i nostri ...