1. Avventura nella buca


    Data: 16/04/2021, Categorie: Etero Autore: scrittore, Fonte: Annunci69

    La tuta di lavoro è blu scuro, sia il pantalone, sia la camicia, le scarpe sono di quelle antinfortunistiche, indosso guanti di stoffa e impermeabili, un casco giallo in testa legato con una cinghia nera sotto la gola e in mano ho una torcia accesa; controllo meglio e mi rendo conto che la parte inferiore del mio corpo, fino all'altezza delle spalle, è all'interno di una buca sul terreno, un foro largo dove possiamo starci in due o in tre nello stesso momento e , utilizzando i miei occhi chiusi di sognatore mi guardo intorno, sono un operatore stradale, mi occupo della viabilità e del manto , la buca si è formata in pochi istanti, l'asfalto ha ceduto, per fortuna nessun ferito ma bisogna intervenire e ricoprire fino a livellare il suolo; io sono l'esperto delle piccole frane e sto studiando gli strati dei materiali per capire a cosa sia stata dovuta la voragine ed ecco che l'immancabile formazione di un infiltrazione acquifera mi da la risposta, quasi sempre il motivo è lo stesso, l'acqua penetra e il manto si lesiona nei materiali fino a formare la buca o il cedimento.
    
    Ho avvisato il mio collega di avvertire gli uffici preposti per dare il via ai lavori di recupero e resto solo nel frattempo per studiare meglio la situazione.
    
    Alzo lo sguardo poiché percepisco un ombra e non dovrebbe essere così, il luogo di lavoro è stato delimitato dalle strisce plastiche e nessuno che non sia un addetto ai lavori può avvicinarsi, il mio collega sta telefonando quindi può essere solo ...
    ... un curioso; alzo il capo e quel poco di vento che è presente fa svolazzare da un lato all'altro il cotone di una gonna lunga e ampia; il mio sguardo si fissa su quella carne nuda che mostra due gambe liscissime e lunghissime, un paio di ginocchi ben formati, due polpacci fini e affusolati, caviglie nervose e sopra due cosce che appena le guardo mi inviano un impulso quasi doloroso; tra le mie gambe sento il guizzo classico dell'erezione e il cazzo si alza imperterrito allargando le stoffe di mutande e pantalone per farsi spazio e arrivare a sfiorare il mio ombelico.
    
    E' una sensazione che mi lascia sorpreso, non ho la reazione immediata per avvisare l'estraneo di allontanarsi, il fisico per ora mi lancia segnali diversi, il sangue scorre un po più veloce del normale, mi sto eccitando.
    
    Di nuovo metto a fuoco, quella pelle color bronzeo sembra perfetta, salgo fino a salire su, in cima, e cerco la fine delle gambe infinite e il loro congiungimento alla parte superiore del corpo, qualcosa di bianco mi abbaglia, è un triangolo minimo ma stacca con quel suo candore e mi rendo conto che sto osservando lo slip, il triangolo è sostenuto da due fili che vestono i fianchi in un semicerchio e un terzo filo scompare nella parte posteriore dove posso ammirare la fine o l'inizio di due chiappe marmoree, un sedere che può dichiarasi immensamente bello.
    
    Devo assolutamente dire alla tipa di andarsene, può essere pericoloso stare qui, potrebbe cadere o inciampare ma ancora la mia bocca ...
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