1. Avventura nella buca


    Data: 16/04/2021, Categorie: Etero Autore: scrittore, Fonte: Annunci69

    ... gutturale quando le sue mani si spostano sul mio petto e cominciano a sbottonarmi la camicia, le dita afferrano i bottoni e sento le unghie lunghe che sfiorano la pelle, chissà di che colore avrà lo smalto? Le asole si aprono, mi sembra addirittura che un bottone si stacchi e finisca a terra, non lo ritroverò mai più ma chi se frega! La camicia è quasi tutta aperta, lei tira su le falde incastrate dentro i pantaloni e può finalmente aprirla liberando la carne.
    
    Quando le mani , i palmi freschi, si appoggiano sul petto, ho un brivido tale che potrei soffocare, lei lo capisce e mi regala un secondo staccandosi con la bocca, immetto aria dentro i polmoni poi di nuovo siamo attaccati a limonare; mi massaggia e vado in visibilio, tremo e sto sudando, arriva sul collo poi scende sul seno e mi sfiora i capezzoli, altro brivido immenso ma stavolta non ci stacchiamo, mi tocca l'ombelico e credo di svenire per l'eccitazione, scorre su e giù con i palmi e sono in balia sua.
    
    È semplice, immaginate una donna ben formata e giovane, piacevole e addirittura bella, provocante e sexy che vi sta addosso e vi bacia in bocca mentre le sue mani cercano il tuo corpo e dimostratemi che non tremate per la voglia!
    
    I visi attaccati, il seno che mette a contatto le parti superiori, il bacino spinto in avanti contro il mio, le gambe quasi avvinghiate e la mia erezione è incontrollabile.
    
    Il fratellino tra le gambe non ne può più, sembra urlare “liberatemiiiii” mentre spinge per uscire dalla ...
    ... prigione della stoffa.
    
    Spalanco gli occhi, cerco di riunire tutti i miei geni pensanti per capire se è vero ciò che sta accadendo, una mano è scesa fino alla cinta dei pantaloni e armeggia con il bottone, uno solo, e la zip che sembra non volerne saperne di cedere; percepisco la pressione che le dita esercitano poiché prima di tirare in basso spingono verso l'interno per trovare un punto di appoggio e anche se lentamente il rumore metallico dei denti della chiusura che vengono divisi dalla chiave che scende mi entra in testa come se fosse l'inno della mia patria.
    
    In un attimo è al capolinea, la stessa mano si alza e cerca il bottone di metallo, un movimento lo libera dall'asola e i miei pantaloni, sono pantaloni da lavoro comodi e larghi, scendono fino ai polpacci senza bisogno di essere accompagnati.
    
    Spalanco ancora di più gli occhi ma non vedo nulla, la lingua dentro la mia bocca non ha mai smesso di muoversi e accelera l'andamento dei baci, la mano, sempre quella benedetta mano di donna, scende a cercare l'elastico degli slip ma è naturale che sbatte ancor prima sul mio glande arrossato per lo sforzo della prigionia e che si è liberato quanto meno delle mutande; sono all'apice, quello sfiorarmi inatteso mi fa quasi soffocare e mi stacco dalle sue labbra ritirando il capo all'indietro e prendendo tutta l'aria possibile da portare dentro i polmoni mentre non capisco nulla; lei mi sorride, sono in suo possesso e lo sa, le dita, le dita di quella stessa mano che sta ...
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