Avventura nella buca - Racconti Erotici

Avventura nella buca

... e che ciliegina! Già ritti anche se non completamente, due bottoncini che invitano a poggiarci le labbra per le prossime dodici ore.

Sposto il capo mio malgrado ma non ho altre soluzioni per poter rispondere alla domanda e vedere di chi è questo corpo fantastico.

“Signora non può stare qui, è pericoloso, la zona è delimitata appositamente!” e ammetto che non so neanche cosa sto dicendo, sono imbambolato dagli occhi, grandi e aperti, senza occhiali che disturbano, due perle di colore verde smeraldo con le pupille rivolte in basso verso me e mi sento la persona più fortunata del mondo.

“Pensa che potrei cadere dentro la buca?” risponde in tono ironico se non sarcastico e il suono della voce mi fa pensare a come sarebbe mentre urla il piacere di un orgasmo; il fratellino spinge, solo immaginare la bocca aperta in segno di ringraziamento mentre lei gode mi regala le prime sensazioni importanti, la immagino con la bocca spalancata e gli ultimi rimasugli di fiato che grida mentre la sbatto in modo quasi brutale, alle sue spalle e con una mano sul collo, in piedi, le note dei suoi brividi che riempiono il mondo di un concerto inusuale.

“Certo che potrebbe farsi male” le dico” si allontani per cortesia, ripeto, è rischioso stare qui, vada via!”

Mi guarda, non so se dagli occhi escono fulmini e saette oppure risatine e gorgoglii, non percepisco il suo stato d'animo ma il mio invece molto bene, qualsiasi mossa lei prepari mi fa impazzire; oramai è come se conoscessi il ...

... suo corpo e le sue espressioni, le reazioni, da sempre, come se fossimo amanti da tempo memorabile, come se le nostre sensazioni non avessero più segreti.

Spicca un balzo, si, un salto, un movimento affusolato e di classe, non so come ne quando e non so i suoi motivi ma in un alone di luce la sua testa è alla stessa altezza della mia.

“Ma cosa fa?” riesco a emettere prima che le sue mani arrivino sulla mia faccia e mi dedicano tutto il calore possibile.

È con me nella buca.

Quando si sposta con il capo e si avvicina sempre più a me, il sangue mio corre come una Ferrari durante un gran premio, il fratellino è così in tiro che sposterebbe con una facilità estrema un carro di buoi e lei è sempre più vicino, le sue labbra le vedo ingrandite, enormi e poi le sento, appiccicate alle mie, petali di rosa, forme morbide, umidità appena accennata, calore bollente, un insieme che non ha una parola per definirlo ma mille sensazioni e siamo attaccati, uniti, appoggiati una sull'altro.

La lingua che mi apre la bocca e penetra dentro è un serpente voluttuoso, scotta mentre con la punta mi sale sui denti, sembra quasi ridere poi la incontro, ci perdiamo in un abbraccio focoso, ci annodiamo in una danza dove i succhi si scambiano i sapori, lavoriamo concentrati dentro le bocche aperte mentre le guance si gonfiano e sgonfiano e il naso tenta di cercare aria da respirare.

Sono concentrato sul bacio, le sua pelle è come un fiore, la carne giovane e spiccata ed emetto un verso ...