1. L’uomo di casa


    Data: 15/04/2021, Categorie: Incesti Sesso di Gruppo Autore: rococo, Fonte: RaccontiMilu

    ... geometria dell’amore, ma restavano tutti appesi ad un equilibrio da costruire tra personalità così nette. Come sarebbe potuto durare un rapporto così esigente per tutti, così intrinsecamente competitivo?
    
    E difatti non durò molto. Il rapporto a tre aveva inghiottito i loro cervelli, prima che i loro corpi; non riuscivano a combinar nulla se non a intrecciarsi lussuriosamente nel letto; e, quel che più risaltava, ogni sia pur occasionale e momentaneo intermezzo a due provocava istantaneamente un rigurgito di gelosia nel terzo. Una vera e propria febbre li possedeva, esaltandoli e svuotandoli di continuo.
    
    Dopo un paio di mesi fu Mariangela a spezzare un gioco diventato ormai insostenibile per tutti. Un pomeriggio che erano, come sempre, avviluppati nel lettone, e lei stava godendosi ad occhi chiusi lo spadone che Francesco aveva immerso nella sua fica, d’un tratto avvertì come uno strappo: lui repentinamente glielo sfilava per lanciarsi sul corpo fremente della madre e incollarsi lascivamente alla sua bocca.
    
    Riaprì gli occhi contrariata, si distanziò dieci-venti centimetri da quei corpi infuocati e restò a guardarli. Francesco e Giovanna si erano lasciati completamente andare in un lecca-lecca senza fine, e ora il tizzone del ragazzo, che si era arroventato dentro la sua fica, andava a spegnere il suo fuoco nella tana sbrodolante della madre. I due si succhiavano con una bramosia mai vista e, di tanto in tanto, mugolavano monosillabi di passione.
    
    Mariangela per la ...
    ... prima volta percepì nettamente la sua estraneità. Indietreggiò piano piano sino al bordo del letto, poi si alzò lentamente e, in punta di piedi, si ritirò in bagno a riflettere. Ma la decisione l’aveva già presa. Si sentiva sconfitta, non era riuscita a rompere l’asse incestuoso tra Francesco e Giovanna, non si sentiva più al centro della storia.
    
    Scrisse qualcosa su un post-it e si rivestì in tutta fretta. Quando, dopo dieci minuti, si riaffacciò sulla porta della camera, li vide che ancora si sbaciucchiavano, con gli occhi dell’uno persi in quelli dell’altra. Francesco aveva il cazzo smosciato, l’aveva scaricato nella ficona di sua madre, che difatti gocciolava.
    
    Appese il post-it alla porta e, in punta di piedi, alla chetichella andò via.
    
    Fu il rumore della porta che si richiudeva a ridestare madre e figlio.
    
    ‘Mariangela, ma dove sei?’, gridò Giovanna sinceramente meravigliata.
    
    ‘Mica è andata via’.’, chiese ad alta voce Francesco, ”.guarda c’è un biglietto attaccato alla porta!’
    
    Giovanna balzò dal letto e corse a leggere il post-it. Resto
    
    di gelo e, senza parlare, passò il talloncino giallo al figlio. Si leggeva: ‘State troppo bene insieme. Io posso essere solo d’ingombro. E’ giusto così. Addio!’
    
    Anche Francesco era rimasto come inebetito, come fulminato da quelle parole. Restarono muti per un quarto d’ora, non avevano ancora realizzato come e perché la situazione fosse evoluta in quel modo inopinato. Lo strappo di Mariangela, anche per il modo tranchant ...