1. L’uomo di casa


    Data: 15/04/2021, Categorie: Incesti Sesso di Gruppo Autore: rococo, Fonte: RaccontiMilu

    ... della madre ed il suo calore. Del resto Giovanna era una donna ancora fiorente. Aveva 53 anni, ma il suo corpo era ancora sodo e ben tornito. Aveva due mammelle rigogliose, una bocca carnosa che incoraggiava le tentazioni iù peccaminose, due cosce piene e abbastanza slanciate, soprattutto un culo maestoso.
    
    Francesco non scopriva ora la bellezza della madre, anche perché era infastidito dalle attenzioni e dai mugugni degli uomini al suo passaggio. La madre non aveva avuto debolezze né avventure, era rimasta sempre fedele al suo Carlo. Ma certo non le dispiacevano quegli sguardi vogliosi e lascivi dei colleghi di ufficio: era per quello che si beava di evidenziare i suoi fianchi ed il suo culone con jeans alquanto attillati. Quegli sguardi e relativi commenti erano per lei una specie di controprova della sua perdurante avvenenza.
    
    Più i minuti passavano, più Francesco sentiva la tenerezza del seno materno che premeva sulla sua faccia e il calore crescente del ventre di sua madre avvinghiata al suo corpo. E, soprattutto, sentiva il suo cazzo ingrossarsi dentro gli slip. Quando poi la madre cominciò a carezzarlo teneramente anche sul petto già pieno di peli, cominciò a temere che addirittura potesse scoppiargli.
    
    Perciò si spostò lievemente girandosi verso la madre e, fingendo di parlare come intontito, le disse:
    
    ‘Oh, grazie mamma, mi sento già un po’ meglio. Ma anche tu stenditi un po’ e riposati vicino a me, non puoi andare avanti così. Su, riposa un ...
    ... poco’.
    
    Giovanna si sentì subito sollevata e si lasciò cadere di fianco al figlio, che stavolta si premurò con grande delicatezza di liberarla degli indumenti intimi e di darle un bacio sulla tempia.
    
    ‘Su, mamma, riposa. Ti sto vicino io. Non ti preoccupare; più tardi ci diamo da fare insieme e ci prepariamo la cena’.
    
    Ma l’eccitazione non gli era passata. Anzi, a vedersi a fianco quel corpo maturo di donna, Francesco sentiva un’attrazione mai avvertita prima; sentiva un vuoto improvviso nello stomaco, si sentiva mancare il respiro.
    
    Ma, mentre Francesco si sforzava di trattenersi e di distrarre il pensiero, Giovanna allargò le braccia e disse al figlio:
    
    ‘Vieni, tesoro, stringiti alla tua mamma. Mi sei rimasto solo tu e voglio che restiamo sempre uniti, io e te’.
    
    Così dicendo, l’abbracciò con forza e se lo tirò sopra, stringendolo dalle spalla e dai glutei, con una bramosia carnale incontrollata. Ma, stringendolo a sé, ebbe subito modo di sentire il cazzo fremente del figlio che premeva dentro gli slip e fu come percorsa dal brivido di un piacere sconosciuto o a lungo rimosso. E si sorprese a provare desiderio di quel corpo ardente di ragazzo, di quei bicipiti e di quei pettorali accentuati dagli esercizi di palestra. Era suo figlio, il suo adoratissimo Francesco, ma era anche un giovane uomo attraente e aitante.
    
    Giovanna e Francesco restarono in silenzio per qualche minuto, quasi trattenendo il respiro, ma continuando ad abbracciarsi quasi rabbiosamente. Poi, all’improvviso ...
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