1. A cinema


    Data: 15/04/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... errori sfuggiti in stampa.
    
    Omar sa, ma sa anche che i compensi sono riservati agli studiosi riconosciuti: lui, se dichiarasse di aver trovato l’errore, si troverebbe con un pungo di mosche.
    
    “Ma io potrei dire che l’ho trovato io, visto che la scoperta è avvenuta sul mio computer!”
    
    Osserva Mario.
    
    “E’ vero e sarebbe anche giusto!”
    
    Ribatte Omar.
    
    “Col piffero!!! il merito è solo tuo e, se compenso deve esserci, che sia a te.”
    
    Sono stufa dei giochetti intellettuali di Mario.
    
    “Che diamine hai deciso, insomma?”
    
    Sbotto.
    
    E lui, serafico.
    
    “Il merito lo lasciamo a Nicola (l’amico ingegnere) che ci tiene un sacco, se ne farebbe bello in tutto il Paese e darebbe anche in beneficenza i cinquantamila euro del premio. Per la verità aveva proposto: a me le lodi, ad Omar i soldi. Ma io ho rifiutato. Ho fatto male?”
    
    “No; hai fatto esattamente quello che avrei fatto io! Non capisco però perché sei comunque tanto allegro, visto che non prendiamo niente né io né tu.”
    
    “E qui ti sbagli. La tua laurea in Italia non vale come laurea. Ma se un ingegnere ne attesta la qualità, può esserti riconosciuta come diploma di disegnatore tecnico. Nicola, che è ingegnere ed anche benemerito, con questa storia dell’errore, si impegna a far riconoscere il valore di diploma alla tua laurea, ti firma un contratto a tempo indeterminato come disegnatore tecnico con le relative garanzie legali e sindacali e tu, da domani, sarai un suo collaboratore, disegnatore stipendiato a ...
    ... tutti gli effetti. Sicuramente ti farà lavorare il doppio di quanto ti paga, ma certamente starai meglio.”
    
    Omar è emozionato, sembra quasi voler piangere e si agita tutto alla ricerca di non so cosa.
    
    Mario gli dà una pacca sulla spalla.
    
    “Senti, parte cazzuta di me (non dimenticare questo!), adesso non stare a piangerti addosso, prendi il telefono e chiamala.”
    
    Lo guardo con l’aria di chiedere ‘Chi?’, ma ha capito e si limita a obiettare.
    
    “Ma costa un patrimonio!”
    
    “Un patrimonio per te, una sciocchezza per me. Prendi il telefono chiama casa e fatti consigliare!”
    
    Omar mi guarda.
    
    “Sei sposato?”
    
    Accenna di si.
    
    “Avete figli?”
    
    Tre dita sono la risposta.
    
    “Come si chiama lei?”
    
    “Aishia.”
    
    Mario scatta.
    
    “Ma che ti frega se è la moglie, la fidanzata, la madre o l’amante? E’ chiaro che ha bisogno di sfogare la sua gioia; prendigli il telefono, perbacco, e fagli condividere la gioia coi suoi cari!”
    
    Eseguo e gli vado a prendere il telefono. Mentre glielo consegno, ho l’aria di chiedere.
    
    “E io, adesso?”
    
    Mario, al solito, legge subito le situazioni: mentre Omar fa il numero, mi dice quasi sussurrando.
    
    “Se tutto gli va benissimo, non potrà farli venire in Italia prima di tre o quattro anni, fidati: la burocrazia è lenta. Intanto, ti cerchi un sostituto all’altezza, sempre se c’è. Per questi anni, ti amerà come se tu fossi Aishia; ormai si è legato a noi e mi piace l’idea di questa storia a tre: spero che funzioni abbastanza a lungo. Adesso ...