1. A cinema


    Data: 15/04/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    La rinuncia comincia a pesarmi.
    
    Dopo l’incidente, non fu molto difficile accettare l’idea che i danni riportati dal mio compagno ne avrebbero impedito le funzioni sessuali, per non so quale complicazione; l’empatia, la lunga convivenza, una certa abitudine rendono anche abbastanza agevole non pensare alla sua verga.
    
    In fondo, poi, avevo vissuto il sesso sempre con un certo distacco fisico, molto più coinvolta mentalmente che con autentici pruriti materiali.
    
    Eppure, facevo sesso abbastanza frequentemente, sia nel rapporto ‘regolare’, matrimoniale, prima, che in quello di coppia, dopo la separazione.
    
    Con mio marito tutto si era svolto all’insegna del decoro, del buonsenso, della civiltà; ed anche quelle poche copule che avevo azzardato ‘extra’ si erano sviluppate, alla fine, nella ristretta cerchia delle amicizie e delle frequentazioni abituali.
    
    Farsi penetrare dal più stretto collaboratore di mio marito sul ‘talamo coniugale’ con a fianco i figli piccoli che giocavano sulla stessa coperta dove io mi prendevo un membro quidam per il solo gusto della trasgressione, era stato il massimo dell’azzardo.
    
    Col mio nuovo compagno, le cose avevano avuto un taglio un po’ più bohemien, anche se, in fondo, avevano percorso lo stesso sentiero degli amici e dei conoscenti stretti; alcune ‘deviazioni’ (rapporti plurimi, scambio di coppie, copule al buio e simili) erano risultate quasi un corollario decorativo del rapporto ‘bohemien’ che caratterizzava il nostro ...
    ... quotidiano.
    
    Naturalmente, l’incidente ha segnato la linea di demarcazione tra il ‘prima’ e il ‘dopo’ a cui si commisura tutto quello che avviene all’interno della coppia.
    
    Sono passati anche un bel po’ di anni e molte energie si sono decisamente affievolite; per questo, come dicevo, nei primi tempi accettare con serenità la nuova situazione sembrò non solo inevitabile ma anche corretto, prudente, giusto insomma.
    
    Ad avvertire il peso della nuova condizione è naturalmente lui, che mal sopporta l’idea di vivere con una borsetta di pelle tra le cosce priva di vita, di vigore e di senso.
    
    Tenta di trasferire nel voyerismo audiovisivo e letterario, il suo antico interesse smodato per il sesso; ma la consistenza assai fittizia della soluzione appare chiara in ogni momento e ad ogni lettura, ad ogni visione di video, ad ogni risposta in chat.
    
    Ne consegue una crisi depressiva che a stento riusciamo a controllare insieme.
    
    Comunque, nessuna tempesta si è mai profilata e solo occasionalmente ci siamo beccati su piccoli problemi marginali, come avviene normalmente nel caso di difficoltà di fondo che non trovano né soluzione né possibilità di manifestarsi nella loro vera natura.
    
    Per alcuni anni, comunque, si può dire che tutto filava sui binari di una normale convivenza, non del tutto pacifica ma animata quanto bastava a tenerla viva.
    
    Negli ultimi tempi, e specialmente nei mesi recentissimi, comincia a pesarmi la mancanza di sollecitazioni sessuali che possano consentirmi di ...
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