1. Segreti di famiglia


    Data: 18/03/2021, Categorie: Etero Incesti Sensazioni Autore: Pinus74, Fonte: RaccontiMilu

    ... afferrò il mio membro alla base. Senti il suo pollice poggiarsi in un punto preciso, dove con maestria incominciò a produrre una delicata pressione.
    
    “Non &egrave ancora il tuo momento” disse rivolgendosi al mio lui.
    
    La sentii modulare la pressione, fino a quando indispettito si rabbonì.
    
    “Non era ancora il momento” mi disse sorridendo civettuola.
    
    La vidi alzarsi e andare verso la sua borsa. Incominciò a frugarci dentro per poi estrarvi un flacone di lubrificante.
    
    Tornò verso di me e mi si inginocchiò di fianco.
    
    Si versò alcune gocce di prodotto sulle mani, e parlandomi incominciò a masturbarmi.
    
    Ogni tanto sì ungeva le mani. Quella sega era qualcosa di fantastico. Tornai rinvigorito in brevi istanti, la vidi allora porgermi il flacone.
    
    Si voltò portando in primo piano il suo di dietro. Ora tocca a te prepararmi. Avanzò un pochino, gattonando sul letto. Versate alcune gocce di unguento sul suo buchino incominciai a penetrarla. Infilai un dito, poi due la sentivo mugolare, mentre aveva ripreso a masturbarmi. Il suo viso ora poggiava sul letto, si stava mordendo le labbra. Dio quanto volevo sfondarla. Mi alzai di scatto e lasciandola ancora piegata in quel modo la infilzai. La vidi scattare sulle braccia.
    
    “Stai giù zietta” le dissi deciso.
    
    Voltò la testa per osservarmi.
    
    “Porco”
    
    “Vai giù” questa volta le appoggiai una mano tra le scapole. Incominciai a farle sentire un po’ di pressione. Sulle prime oppose un po’ di resistenza, ma alla fine ...
    ... demorse e si piegò ai miei desideri.
    
    Incominciai a muovere il bacino sempre con maggiore intensità. Sentivo il suo sforzo per contrastare il mio movimento.
    
    Incominciai a schiaffeggiarle le chiappe. Ad ogni colpo corrispondeva un suo sussulto. Le osservavo arrossarsi sempre con maggiore intensità, fino al punto che vidi le sue mani portarsi verso di loro.
    
    Forse avevo esagerato. Le sue unghie affondarono nella pelle paonazza. Vidi chiaramente il suo tentativo di dilatarsi il più possibile.
    
    Il mio sesso riempiva a dovere il suo sfintere. La osservavo godere, a tratti cercavo il suo volto, godevo nel guardare le sue smorfie di piacere misto dolore.
    
    Continuavo a pomparla, quando ad un tratto:
    
    “Nipotino, su sfondami fino in fondo. Fammi sentire le tue palle, le voglio sentire sbattere sulla mia micina. ”
    
    Non le diedi tempo di finire la frase.
    
    Mi sollevai e appoggiati i piedi sul letto, mi flessi fino a rientrare in lei. Poggiavo il mio peso attraverso le braccia sui suoi reni. Da quella posizione sopraelevata la penetrazione fu totale e distruttiva. Il mio membro era dentro di lei, sentivo letteralmente le mie palle attingere dai succhi del suo sesso madido, mentre il suo sfintere dilatato aveva accettato fino alla base il mio gemello.
    
    “Ti piace?” Le chiesi affannato.
    
    La sua risposta affermativa, le uscì tra un rantolo e l’altro.
    
    Vedendola completamente mia, succube, dominata, arrivai violentemente. Mi scaricai dentro le sue viscere, ad ogni contrazione ...