1. Segreti di famiglia


    Data: 18/03/2021, Categorie: Etero Incesti Sensazioni Autore: Pinus74, Fonte: RaccontiMilu

    ... qualsiasi cosa. L’atteggiamento di Barbara era equivoco, la distanza tra i nostri corpi era letteralmente minima, non perdeva occasione per cingermi il collo con le mani ed abbracciarmi. Non che mi dispiacesse, ma quell’avvoltoio del suo agente parlando e scherzando con gli altri intorno a noi, non perdeva occasione per spiare e controllare il nostro operato.
    
    Ad un tratto un inaspettato bacio mi colse di sorpresa.
    
    Doveva essere finto, il classico bacio cinematografico. Sentii le sue mani posizionarsi sulla mia nuca, impossibilitato a lasciare la presa. Sentii la sua lingua intrufolarsi nella mia bocca. Quella pazza mi stava baciando per davvero. Posizionai una mano sul suo addome evitando di posizionarmi troppo in alto o troppo in basso dell’immaginaria linea che separava una giustificabile finzione da un irreparabile situazione.
    
    Ci baciammo ancora per un po’,,poi ad un tratto come tutto era iniziato, il tutto finì. Barbara guardò Carlo che con un cenno della testa e un sorriso più falso di Giuda, ci diede la sua benedizione.
    
    A quel punto Barbara si alzò e salutando tutti i presenti decise di andare via.
    
    I baci e gli abbracci si sprecarono al punto che anch’io fui risucchiato, in quel vortice di ipocrisie.
    
    Una delle due modelle, mi passò qualcosa durante il nostro saluto. Più tardi scoprii essere un suo bigliettino da visita. Sul retro un unica parola “chiamami”.
    
    Seguii la mia zietta fuori. La vidi massaggiare di nuovo con il telefono, poi sorridente mi ...
    ... guardò.
    
    “&egrave solo l’una e mezza. Abbiamo ancora qualche ora per noi. E mi &egrave venuta un’idea.”
    
    Lasciammo il parcheggio vip. Percorremmo un bel pezzo di strada che ci portò in periferia. In una zona particolarmente fuori mano una grande scritta illuminata segnalava la nostra destinazione.
    
    Segreti di famiglia – capitolo nove –
    
    Mi parcheggiai di fronte all’ingresso.
    
    “Vai a registrarti, ne hai contanti?”
    
    “Si… ” entrai alla reception un uomo annoiato, sbrigò le pratiche e senza troppe domande mi diede il bage della porta, spiegandomi dove parcheggiare su una piantina.
    
    Trovammo la nostra camera, parcheggiammo. Non eravamo gli unici clienti, autovetture di vari modelli e fasce di prezzo dignitosamente attendevano il ritorno dei loro proprietari.
    
    Chiusa la porta. Mi avvicinai. Vidi Barbara appoggiare borsetta sul mobile vicino alla porta. Sorridendomi si portò la mano dietro la schiena.
    
    Con maestria fece correre la zip del vestito.
    
    Lo fece scivolare a terra rimanendo solo con l’intimo e un paio di calze autoreggenti.
    
    La guardai pensavo di uscire di testa.
    
    “Dio sei stupenda”
    
    Mi sorrise e azzittendomi con un dito, incominciò a svestirmi.
    
    Mi ritrovai solo con l’intimo .
    
    La vidi inginocchiarsi di fronte a me. Incominciò a baciarmi il membro da sopra le mutande, portandolo ad un livello di eccitazione ben tangibile.
    
    Con delicatezza mi calò il boxer.
    
    Come una molla, il mio gemello si mostrò in tutta la sua fierezza.
    
    Le sue labbra ...
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