1. Segreti di famiglia


    Data: 18/03/2021, Categorie: Etero Incesti Sensazioni Autore: Pinus74, Fonte: RaccontiMilu

    ... presenza per troppi anni di fila. Troppi impegni gli impedivano di presenziare, questo era quello che ci diceva.
    
    Il giorno del quarantottesimo compleanno di mia madre, una cabriolet fiammante si parcheggiò nel vialetto di casa.
    
    Era agosto, un caldo infernale, lo vidi scendere.
    
    Invecchiato.
    
    Taglio di capelli perfetto, polo di marca come anche scarpe &egrave pantaloni.
    
    La città e la bella vita si erano impadroniti di lui.
    
    Fece il giro della macchina e con fare da gentiluomo si apprestò ad aprire la portiera del passeggero.
    
    Una ragazza, dal taglio sbarazzino e apparentemente spettinato, scese con calma.
    
    Mi precipitai fuori dalla porta.
    
    Ero li, pronto a saltargli al collo. Qualcosa però mi frenava, incominciai a pensare che forse non gradiva. Restai immobile e sorridente in attesa.
    
    Lo zio mi fissò.
    
    Con la sua solita faccia da schiaffi mi guardò dritto negli occhi ed esclamò:
    
    “Va beh che mi devo far perdonare, ma &egrave così che si saluta lo zio prodigo”; in quell’istante aprì le braccia. Non attendevo altro gli saltai al collo come un bambino di fronte a suo padre. Naturalmente le dimensioni erano diverse. Naturalmente il nostro abbraccio si trasformò in una sorta di prova di forza tra due bambinoni troppo cresciuti.
    
    La ragazza osservava divertita la scena.
    
    Mia madre, con il grembiule ancora legato ai fianchi, uscì “sciabattando” in cortile.
    
    Non appena vide lo zio, il suo viso si illuminò.
    
    Seppur spettinata, sporca di farina, stava ...
    ... impastando la pasta per le lasagne, il suo viso era divenuto raggiante come quello di una regina.
    
    “Sorellona… Sbaglio o oggi sei diventata più vecchia del solito?” Le chiese in modo esplicitamente irriverente.
    
    “Screanzato di un cittadino imbellettato”
    
    “Mmh vedo che sei felice di vedermi” rispose sorridente.
    
    “Vieni un po’ qui ad abbracciarmi o hai paura di insozzare il tuo prezioso abbigliamento?”
    
    Lo zio corse verso la mamma. Un abbraccio ricco di calore li scosse entrambi.
    
    Nel frattempo io e la giovane eravamo rimasti in disparte, come spettatori muti avevamo assistito alla scena madre di un film in bianco e nero.
    
    Ad un tratto mia madre esordì : “Ma sei proprio un maleducato, non ci presenti la tua amica?”
    
    Dicendo questo si lanciò verso la giovane. Il suo viso mal celava il suo stupore, non era probabilmente abituata al calore della nostra famiglia.
    
    Infatti allungò la mano destra verso mia madre : “Piacere Barbara”.
    
    Mia madre attese un attimo prima di contraccambiare la stretta “Piacere Anna”.
    
    Fu il mio turno ” Piacere Valerio” .
    
    Barbara si voltò verso di me, i suoi occhi verdi mi ipnotizzavano, probabilmente mi ero soffermato sulle sue labbra, perfettamente truccate. Il suo sorriso bianco e perfettamente allineato era tutto per me.
    
    ” Finalmente ti ho davanti, non sai in questi giorni quanto ho sentito parlare di te. A dire il vero non solo in questi giorni, diciamo che nei giorni precedenti, tuo zio mi ha fatto una testa, ma una testa” ...
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