1. Prima notte di una puttana


    Data: 12/02/2021, Categorie: Erotici Racconti Etero Autore: iprimipassi, Fonte: RaccontiMilu

    ... imparerà qualcosa, spero!’.
    
    La donna continuò nel suo spettacolino. Alzò le braccia al cielo facendole oscillare e lasciando interamente scoperti i suoi seni quando il reggipetto cadde in terra. Non erano grossi, tra una seconda abbondante e una terza scarsa, con piccoli capezzoli a indicare che, probabilmente, non aveva avuto figli o, se anche li avesse avuti, non li aveva mai allattati. Le mammelle di Gratiela, malgrado non appartenessero più a una ragazzina, sembravano sode e piene, la forza di gravità non pareva avere effetto su di loro. La donna, intanto, si era seduta sull’erba, sollevando le gambe. Nel mentre, sfilò le mutandine con una mano. Poi, incrociando le gambe, si riportò lentamente in posizione seduta. Le movenze assunte fecero sì da rendere impossibile scorgere cosa vi fosse in mezzo alle sue cosce. Rialzatasi, si voltò di schiena rispetto all’auto e fletté completamente il busto in avanti. In tal modo, la corta gonna, anch’essa del medesimo colore del top, si alzò abbastanza da lasciar scoperta la linea inferiore delle natiche.
    
    Gratiela si rialzò e, voltandosi verso l’auto, si leccò provocatoriamente le labbra, mentre le mani erano impegnate ad abbassare la cerniera dell’ultimo indumento che indossava. Pochi secondi dopo, la gonna scivolò in terra e la donna la scalciò per liberarsene. Ora, era completamente esposta. Il suo monte di venere appariva ben curato, con una striscia di peli biondi che sembrava indicare la via verso il paradiso. Fece una ...
    ... lenta piroetta, mettendo in mostra un sedere alto che sembrava di marmo. Girando, strinse le natiche facendole vibrare. Poi tornò a rivolgersi verso Filippo, sorridendogli.
    
    L’uomo spense lo stereo. Se provava emozioni, riusciva a non farle trasparire in alcun modo. Gratiela era interdetta, ma cercava di non darlo a vedere. Era ben conscia della sua avvenenza e dell’effetto che i suoi atteggiamenti avevano sugli uomini. Ma lui sembrava esserne immune. Senza smettere di fissarla negli occhi, e con il solito tono di fredda cordialità, le chiese di sedersi su uno dei muretti attorno alla casa e iniziare a masturbarsi.
    
    Era una richiesta abbastanza frequente, soprattutto da parte dei clienti più facoltosi, che potevano permettersi di passare più tempo in compagnia delle prostitute rispetto a un camionista o a un pensionato. Gratiela non se lo fece ripetere due volte. Si sedette su un muretto alto meno di un metro e spesso più della metà, avendo cura di mettere sotto di lei la gonna che raccolse prima di avviarsi. Si mise a gambe larghe, leccandosi un dito e facendolo lentamente scorrere verso il basso, nell’incavo tra i seni, sull’addome, lungo il monte di venere. Arrivata alle grandi labbra prese a massaggiarle in circolo con lo stesso dito. Si accorse di essere appena bagnata. ‘Possibile che mi stia eccitando? E’ solo un cliente, ne ho avuti a centinaia. Forse quegli occhi”. Non si capacitava di come Filippo riuscisse a crearle panico ed eccitazione contemporaneamente. Fino ad ...
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