1. Prima notte di una puttana


    Data: 12/02/2021, Categorie: Erotici Racconti Etero Autore: iprimipassi, Fonte: RaccontiMilu

    ... fanno impazzire i tuoi pompini’. Briana era rimasta immobile per tutto il tempo, combattuta tra la repulsione verso quegli approcci e il sollievo per non esserne la diretta destinataria. Per ora, l’inizio della sua carriera pareva non essere ancora giunto.
    
    Vide il camionista scendere dall’automezzo infilandosi le chiavi nel taschino della camicia e recarsi dietro un grosso albero assieme a Gratiela, mentre le impastava vigorosamente il sedere. ‘Tu, sta’ attenta al mio camion’, le intimò l’uomo. ‘Bene’, pensò Briana con sollievo, ‘Almeno non dovrò assistere’.
    
    Le sue speranze, però, si infransero contro l’imperativo di Gratiela. ‘No, deve guardare, altrimenti non imparerà mai. Vieni qui!’. Briana, rassegnata, si avvicinò, mentre l’uomo abbassava i calzoni, estraendo un membro di ragguardevoli dimensioni. Vide Gratiela inginocchiarsi e leccarlo mentre lo impugnava alla base e, con la mano libera, massaggiava il grosso scroto peloso. La donna inginocchiata sputò sull’asta, poi imboccò gran parte del pene dell’uomo e iniziò un lento su e giù. ‘Ohh, sii, succhia troia’, commentò oscenamente il rozzo camionista. Quando fu al massimo dell’erezione, Gratiela fece scivolare fuori dalla bocca il membro, reso lucido dalla saliva che lo ricopriva e, continuando a masturbarlo con una mano, ricordò al suo cliente: ‘Se vuoi l’ingoio sono dieci Euro in più’. Lui rispose fingendo sdegno: ‘Mi prendi sempre nei momenti di difficoltà. Va bene, va bene. Ma continua’. Gratiela imboccò ...
    ... nuovamente la protuberanza dura e carnosa dell’uomo, aumentando il ritmo della fellatio fin quando lo stesso, sul punto di eiaculare, le spinse la testa contro il suo membro, riversandole in gola il suo sperma bollente ed emettendo grugniti e versi degni d’un gorilla più che di un essere umano.
    
    Una volta terminato e tirati su i calzoni, nel tragitto di ritorno Briana notò lo scambio di banconote. Passandole accanto, il camionista la fissò per un istante, poi tentò di afferrarle un seno, ma Briana si scansò impedendo il contatto. Gratiela la fissò con aria di rimprovero, ma fu l’uomo a sdrammatizzare, ridendo sonoramente e aggiungendo, mentre continuava a camminare verso il mezzo: ‘Fa la preziosa la signorina. Tra un paio di giorni torno da queste parti, non prendere impegni perché voglio farti il culo, stronzetta!’. Briana si sentì umiliata e impotente, ma cercò di non scoppiare in lacrime per mantenere un minimo di dignità.
    
    Il volto severo di Gratiela parve addolcirsi e, quando il camion fu ripartito, le si avvicinò e le sussurrò: ‘Non prendertela, molti sono volgari ma non cattivi’. Briana si allontanò, disgustata dall’intenso odore di sperma nell’alito della sua collega.
    
    Il tempo sembrava non passare mai quella sera. Il sole era ormai scomparso e il traffico sull’arteria stradale era diminuito molto. Briana calcolò che passasse un mezzo ogni trenta o quaranta secondi e, ogni volta che sentiva un motore in lontananza, il suo respiro si arrestava e il suo cuore iniziava a ...
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