1. Granite, bibite e long cock


    Data: 17/01/2021, Categorie: Etero Autore: Crooky, Fonte: RaccontiMilu

    ... posso … vi chiamo io dopo!» e riattaccò ancora prima di aver terminato la frase. Erano esattamente le 14:37, la luce accecante del sole zenitale uniformava i colori livellando i contrasti e riducendo le differenze di tono. Lontano dalla spiaggia, nel parcheggio e sulla strada litoranea, il caldo era asfissiante e in giro non c’era anima viva. Nando e Daniela erano appartati nella penombra della pineta dove nessuno poteva sentirli o dar loro fastidio. Il ragazzino stava chiavando la donna matura vigorosamente: in piedi, da dietro, tenendola ferma per i fianchi e infliggendole colpi potenti. Lei aveva arcuato la schiena il più possibile, sollevandosi pure sulle punte per acuire il piacere di quelle spinte violente e incontrollate. Una mosca svolazzò curiosa intorno a un calcagno per poi allontanarsi precipitosamente quando Nando scattò e pigliò Daniela per i capelli forzandola ad alzare la testa: «Dai zoccola, muovi ‘sto culone!… Glielo dicevo io a vostro figlio che siete ‘na grande zoccola!» Daniela rimase sbigottita, ma iniziò, senza alcuna esitazione, a dimenare sapientemente il culo traendone immediato e vivo godimento: anche perché l’oltraggio di essere chiamata zoccola da questo adolescente volgare e borioso e lo scandalo d’aver ceduto al desiderio degradante del suo cazzo animalesco la fece ancora più infoiata. Quando presentì l’orgasmo in arrivo buttò il braccio sinistro ...
    ... indietro ad agguantare la coscia del suo amante e spronarlo a fotterla con rinnovato impeto: «Aahh … madonna mia, sì!… sbattimelo tutto dentro ‘sto cazzone, dài! ». Nando la penetrò ancora una, due, tre, quattro volte, quindi il clitoride si ritrasse all’interno del prepuzio, le piccole labbra si tinsero di scuro e Daniela fu presa dalle acute, irrefrenabili contrazioni di un orgasmo vaginale. Quel pomeriggio Daniela ebbe altri due orgasmi dato che si lasciò scopare da Nando, all’interno del capanno dei suoi genitori, fino alle 15:53: il ragazzino era un chiavatore inesauribile e pieno di capricci e lei non poté che esserne felice. Quando fece ritorno al lido era sudata e aveva la pelle impregnata di sperma e saliva un po’ su tutto il corpo. Si affrettò a tuffarsi in mare e nuotò a lungo, fino a spingersi molto lontano dalla riva dove le correnti rendevano l’acqua più fresca. Lì non c’erano rumori e i minuscoli bagnanti non si distinguevano l’uno dall’altro. Daniela si sfilò le mutandine del costume, sollevando prima il piede destro e poi quello sinistro e prese a galleggiare nella posizione del morto divaricando al massimo le cosce. Finalmente si sentiva serena e appagata. Buttò la testa all’indietro fino ad immergerla completamente e quando riemerse decise che, appena tornata a riva, sarebbe andata con i suoi figli al chiosco dei genitori di Nando a comprare tre belle granite al limone. 
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