1. La corteggiatrice


    Data: 09/01/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... attimo e bussò alla porta, lei arrivò a spalancare con l’accappatoio guardando la valigia aperta sul letto:
    
    ‘Dove credi d’andare?’.
    
    ‘Me ne vado da te, dopo quello che &egrave avvenuto un giorno fa, io non riesco realmente a stare insieme a te’. Lui l’acciuffò per un braccio e la trainò verso di sé.
    
    ‘Tu mi hai tradito. Maledetta e sciagurata puttana’.
    
    ‘Ti ho visto sai, questa notte ti ho visto, mentre ti facevi sbattere per bene da lui’.
    
    Lei non riusciva a credere che quell’uomo fosse lo stesso che per molte notti l’aveva accarezzata amabilmente e coccolata. Non c’era mai stata affezione né attaccamento fra loro due, questo era stato comprensibile sin dal principio, ma era piacevole stare insieme.
    
    ‘Tu non hai nessun diritto di conciarmi né trattarmi così. Eravamo d’accordo che sarebbe durata, fino a quando sarebbe andata bene per entrambi’.
    
    ‘Noi rimarremo congiuntamente, fino a quando lo deciderò io. Io non ho in nessun caso accettato né permesso che palpeggiassero le entità che reputo mie. Ora me la pagherete tutti e due, questo te lo posso garantire, statene certi’.
    
    Di nuovo le sue mani la strinsero, la fece alzare, le strappò via l’accappatoio e allungò una mano per toccarla, però lei prontamente indietreggiò. L’agguantò per le braccia e la spinse accanto al giaciglio, lei cercò di liberarsi, lui era sempre più esaltato, poiché sembrava piacergli molto questo nuovo gioco, poi si sbottonò i calzoni e s’infilò tra le gambe di lei, la brandì a tal ...
    ... punto come se questo atteggiamento lo facesse sentire più prestante, vigoroso e più importante.
    
    ‘Bene, adesso andrò a occuparmi di lui’.
    
    ‘Che cosa vuoi fargli?’.
    
    ‘L’idea era d’ammazzarvi entrambi, però poi ho pensato che forse era poco, almeno per te era troppo poco’.
    
    ‘Lascialo in pace’.
    
    Lei lo assalì con evidente collera, lui proseguiva a sghignazzare trattenendola per le braccia lasciando unicamente la presa quando gli parve che si stesse rabbonendo, in quell’attimo lei si voltò intralciandolo di proposito con la valigia, lui le volse le spalle proseguendo a sogghignare:
    
    ‘Tu non andrai da nessuna parte’.
    
    Piangendo innalzò la borsa e con forza lo colpì, quell’istantanea percossa gli fece perdere l’equilibrio, lui cadde di lato cercando d’aggrapparsi al tavolino al centro del tappeto trascinandolo sennonché con sé stesso, andando in conclusione a sbattere con la tempia sul gradino di pietra del caminetto, rimanendo lì fermo con gli occhi spalancati. Lei rimase come di stucco con la borsa nelle mani, non poteva essere reale, adesso lui si sarebbe rialzato e si sarebbe di nuovo infuriato con lei, sicché s’avvicinò a lui, frattanto un rivolo di plasma fuoriusciva giungendo nei paraggi del tappeto, lei tentò di stimolarlo, tuttavia lui non reagiva. In quel momento rimase lì sul drappo con le gambe raggomitolate, restò un attimo a fissarlo, visto che non riusciva a crederci, perché al presente non era in grado di considerare né di riflettere che cosa avrebbe ...
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