1. Emanuele 1.0


    Data: 08/01/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: honeybear, Fonte: Annunci69

    ... spiegarmi mentre gira la maniglia per aprire - avrai davanti un intero pomeriggio di pulizie. Tra poco esco: devo fare un salto in studio ed un paio d’altre commissioni… Anche se in effetti non è affar tuo come impiego il mio tempo!”
    
    Trasalgo spaventato! Un intero pomeriggio di pulizie… Evidentemente concedersi in schiavitù a qualcuno presuppone anche questo… Ed io sono una frana con le faccende domestiche!!
    
    Dopo avermi indicato, all’interno dello sgabuzzino, dove trovare il necessario per pulire ed avermi imposto d’indossare un paio di guanti neri di lattice, si diverte ad osservarmi mentre in preda al panico, sculetto come un ossesso, cercando di darmi da fare con il piumino della polvere.
    
    Devo cercare di controllare il nervosismo che mi assale.
    
    ‘Respira – mi ripeto – respira!!’ Ecco… Così va meglio… E, mentre piegato praticamente a novanta, passo il panno sul tavolino di cristallo davanti a lui, sento prima una carezza virile sulla mia chiappa e subito dopo lo schiocco dovuto alla sculacciata. Poi torna nuovamente a sprofondarsi nei documenti che sta esaminando.
    
    Finalmente esce.
    
    “Al mio rientro dovrai farti trovare qui! – indica un punto preciso dell’ingresso - In ginocchio, sguardo fisso alla porta, mani sempre dietro la nuca! Niente guanti!”
    
    “Sì...”
    
    “Sì cosa?”
    
    “Sì padrone!”
    
    Al suo rientro, quasi come fossi un pezzo dell’arredo, mi scavalca e, appoggiata la sua ventiquatt’ore, inizia ad ispezionare tutta la casa.
    
    Io resto immobile e ...
    ... fremo, in attesa del responso.
    
    "Alzati schiavo" sento la sua voce alle mie spalle. Senza ulteriori ordini, lo sento sciogliere il nodo della corda che mi cinge i fianchi. Non mi libera completamente ma, creando una seria di nodi, imprigiona il mio uccello barzotto in una specie di gabbia. Sono rapito dalla sicurezza e dalla delicatezza con cui gli vedo creare tutti i nodi con cui annoda la corda in esubero attorno alle mie cosce.
    
    Qualcosa mi apre il culo: è un plug. Diverso da quello che mi obbligò ad indossare in piscina. Sembra una specie di coda…
    
    Ma non riesco a vederlo. E nemmeno a ragionare su quanto mi sta accadendo perché a quel punto sento il dolore atroce che mi trapassa il cervello da parte a parte: una specie di trappola per topi mi ha attanagliato i coglioni. Poi un’altra. E una terza… Tintinnano mentre penzolano tra i miei peli.
    
    Soffoco una lacrima. Deglutisco e cerco di recuperare il respiro.
    
    Fortunatamente il Padrone mi lascia tutto il tempo che mi è necessario a riprendermi.
    
    Se ne va in un’altra stanza. Quando torna indossa semplicemente un paio di attillatissimi pantaloni in pelle racchiusi nel paio di stivali neri che gli ho lucidato alla perfezione… Con uno spazzolino da denti!
    
    Le mani dietro la schiena, lo sguardo pieno di scherno: “Ho un regalo per te. Anzi più di uno…” e così dicendo mi passa il rigido collare in cuoio intorno al collo. Lo stringe in modo che aderisca perfettamente, inducendomi quel senso di leggera oppressione sulla gola ...
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