1. Tanta voglia di ca. – Io e mia madre


    Data: 05/01/2021, Categorie: Incesti Autore: mario45, Fonte: RaccontiMilu

    ... cuscino del divano e poi con l’altra mano iniziai a massaggiarle le tette, prima che fosse troppo tardi e lei si svegliasse da una specie di trance. La presi e la sedetti in braccio a me, facendo venire a contatto il mio cazzo con la sua mutandona e da lì iniziai a baciarla sulle labbra. Infilai la lingua ma lei non mi diede il lasciapassare così le aprii la vestaglia e massaggiai le tette, stavolta in modo aggressivo e quasi a farle male, ma non volevo, però stavo realizzando che il sogno della mia vita era realtà, le mani sulle tette di mia madre’ finalmente. Ahimè quel momento durò relativamente poco. Appena scostai le sue mutandine per provare a infilarle un dito lei sobbalzò un attimo e mi ritrovai i suoi umori tutti, era venuta in preda alla fortissima eccitazione e da che aveva gli occhi semichiusi li riaprii fissandomi con gli occhi dolci che solo una madre sa farti. Sembrava una scena goduriosa quasi, lei si morse i denti ma poi mi disse che ciò che facevamo era del tutto sbagliato e che io dovevo trovarmi una ragazza per le mie voglie.
    
    – Mario, non può accadere questo, sei mio figlio..
    
    – Mamma ho voglia di te, ti desidero
    
    – No figliolo, fatti una vita e cerca di desiderare qualcun altra
    
    – Tu avevi voglia di scopare stasera
    
    – Come ti permetti Mario’ sono tua madre.
    
    – Dai, sei venuta mentre ti tenevo in braccio’ hai bisogno di un uomo
    
    – Non lo decidi tu, sono tua madre e so controlla’aaah ah
    
    Le avevo infilato due dita dentro la figa e avevo ...
    ... iniziato ad agitarle velocemente.
    
    – Però sei ancora addosso a me
    
    – Mario sme-smet..tila
    
    – E vai a dormire allora
    
    – Fermati’ oh, oh’ fermo..
    
    Stava godendo il troione, ancora di più dopo il suo primo orgasmo che chissà da quanto tempo non aveva. Ebbe però la fermezza di fermarmi il braccio e dopo avermi guardato brutto, capii che dovevo smetterla se non volevo rovinare il tutto. Tolsi le dita e lei si alzò e si risistemò. Il film era finito, così come la mia gloriosa mezz’oretta con mia madre. Dopo essersi chiusa la vestaglia mi disse di dormire, salì in camera sua lei e io andai in bagno a farmi una sega pensando a lei. Avevo un po’ paura perché a freddo avrebbe potuto dirmi tante cose ma sapevo che lei non avrebbe mai detto a mio padre di questa cosa, oltre allo scandalo ci sarebbe stata anche una brutta tegola per lei, spiegare che le era piaciuto e che aveva ancora tanta, tanta voglia di cazzo. Quella notte stentai a prendere sonno immaginando cosa avrei potuto fare con lei d’ora in avanti e capii’ si stava coronando il sogno di una vita.
    
    NON PERDETEVI IL CONTINUO.
    
    Scrivetemi a lastgoodnight@live.it per commenti e opinioni… SEGUE DAL PRIMO CAPITOLO.
    
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    E così la mattina dopo mi svegliai sul divano che erano già tutti alzati. Incrociai mio padre che voleva pranzare con me ma lo fissavo senza ascoltarlo, caro papà non potevi mai immaginare che stanotte sditalinavo la mamma e l’ho fatta godere ...
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