1. Tanta voglia di ca. – Io e mia madre


    Data: 05/01/2021, Categorie: Incesti Autore: mario45, Fonte: RaccontiMilu

    ... si!
    
    – Stai godendo eh?
    
    – Ouhhh
    
    Mamma fece un respirone profondo per evitare di urlare, si stava sditalinando tutta mentre con l’altra mano teneva il telefono’ già me la immaginavo sul divano con le gambe aperte e senza nemmeno le mutande che si infilava due dita nella figa e sognava ci fosse il mio cazzone all’interno.
    
    – Mi vuoi lì con te? Eh?
    
    – Si ti voglio’ si si Mario..
    
    – Fammi sentire quanto mi vuoi mettiti il telefono vicino alla figa!
    
    – Ok..
    
    Quello che potevo sentire era il rumore delle dita che schizzavano dentro e fuori dalla figa bagnata di mia madre, un rumore un po’ sordo e rovinato dal telefono ma che si distingueva chiaramente, la scopata al telefono non l’avevo mai provata. Inutile spiegare che il mio cazzo era di pietra e che me lo stavo massaggiando senza tirarlo ancora fuori, stavo comunque scoppiando ma cercavo di assaporarmi quel momento più a lungo possibile, facendo piccoli versi al telefono per far eccitare ancora di più mia madre
    
    – Mamma?
    
    Stava evidentemente concludendo l’opera con passione. Sentivo il telefono un po lontano e coperto, ...
    ... probabilmente buttato via sul divano mentre lei si penetrava e pensava a me che la scopavo mentre io ascoltavo tutto dall’altro capo del telefono. Quando riprese il telefono io non stavo più nella pelle (e nelle palle) e decisi di tirare il mio cazzo fuori dalle mutande per segarmi.
    
    – Figlio mio sto per venire
    
    – Veniamo insieme mamma’
    
    – Si’ uh.. si si insieme’
    
    – Quanto ti piace il cazzo di tuo figlio?
    
    – Ta’tanto’
    
    – Hai voglia del mio cazzo dentro di te? Ti sborro dentro e ti piace?
    
    – Si mi piace tanto’ si..
    
    – Ti amo mamma’ sei mia!
    
    – Si sono la tua troia ah’.
    
    E posò il telefono di nuovo. In quel momento preciso lei scoppiò nell’orgasmo mentre a me bastarono un paio di colpetti ancora, quei giorni senza fare niente si fecero sentire e vedere perché schizzai violentemente e mi uscii una quantità che sembrava infinita di aborra, pensai che peccato fosse non averla regalata alla mamma’ e glielo dissi anche, lei stremata mi diede la buonanotte e anche io. Quella sera andai a letto cercando di riprendermi per la mattina dopo.
    
    CONTINUA’
    
    lastgoodnight@live.it 
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