1. Tanta voglia di ca. – Io e mia madre


    Data: 05/01/2021, Categorie: Incesti Autore: mario45, Fonte: RaccontiMilu

    ... ci potesse vedere, la presi per i fianchi e cominciai a strusciarglielo tutto dietro al culo facendomelo venire duro.
    
    – Mamma solo tu mi fai questo effetto’
    
    – Pervertito di merda che non sei altro? Ti faccio finire per strada’ lo dico a tuo padre!
    
    Non era convinta nemmeno lei di ciò che stava dicendo. Le carezzavo il culo col mio affare e nel frattempo cominciavo a estraniarla’ “Vera’ sei irresistibile cazzo, me lo fai venire di marmo’ sei spettacolare” lei se lo teneva ma continuava a fare la distante, io non ne potevo più di strusciarlo sopra al pantalone e così la obbligai a posare le maglie e i libri’ la voltai a me e le spuntai in pantalone baciandola sul collo’
    
    – Non ho le mutande Mario..
    
    – Meglio mammina..
    
    – Lo sai che me l’aspettavo?
    
    – Cosa mà?
    
    – Sto scoppiando da lunedì’ non ce la faccio più
    
    – Hai trovato il tuo uomo
    
    – No, ti prego no’ meglio un altro uomo che mio figlio stesso, ti ho dato io la vita
    
    – Basta’ fatti ringraziare! Solo una volta’
    
    Me lo stava tenendo in mano come una bambina che riceva una caramella. Mentre parlavamo mi accennava una sega lenta e profonda’ finché non le ficcai la lingua in bocca. Le nostre lingue si intrecciarono e si trovarono a meraviglia, finalmente la sollevai e la poggiai sul tavolo dove avevo ancora i libri dell’università aperti e le tolsi anche il girocollo che indossava, liberando le tette. Avevo mia madre davanti a me completamente nuda e stavo io scoppiando stavolta, volevo scoparla. Puntai ...
    ... il mio cazzo dritto alla sua figa e prima di entrare la guardai negli occhi come a dire “posso? posso entrare da dove sono uscito?” lei abbassò la testa fissando il mio coso e stentava a crederci’ le venne solo un “oh madonna, cosa stiamo facendo” per cui io infilai la punta dentro e agitai leggermente il cazzo per farle sentire il contatto, stavolta fu lei ad aggrapparsi alle mie spalle e tirarmi contro se stessa
    
    – Spingimelo dentro e fermati, affondalo
    
    – Come vuoi troia’
    
    – Fammelo sentire
    
    – Così? Va bene? Ti piace eh?
    
    – Da dio’
    
    – Ti scopo fino alla morte’
    
    – Zitto e spingi!
    
    Iniziai ad affondare fino a farle male e lei cominciò ad emettere dei gridolini selvatici quasi animaleschi. Mammina cara, la tua resistenza era tutta un bluff, volevi solo questo. Te lo stavo dando e ti stavo ripagando dei tanti anni d’amore che mi hai donato, ma mi stavo rifacendo su tutte quelle seghe solitarie di gioventù. Stantuffavo che era una meraviglia e non ci misi poi molto a venire. La sollevai e tenendola in braccio mi feci scudo con le sue tette leccandole come un cagnolino col suo padrone, sedendomi poi sul divano di casa mia stavolta:
    
    – Mamma vienimi sopra, sto per sborrare
    
    – Non vorrai venirmi dentro?
    
    – No non preoccuparti no no lo tolgo
    
    – Mario ti prego’ non fare brutti scherzi
    
    Non avevo minimamente intenzione di toglierglielo dalla figa, era tutta la vita che sognavo quel momento. Mi stesi sul divano mentre lei cominciò a cavalcare con un movimento ...
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