1. Schiavitù


    Data: 02/01/2021, Categorie: Autoerotismo Dominazione / BDSM Autore: SchiavettoRepresso, Fonte: RaccontiMilu

    ... Ti fidi di me, giusto?’
    
    ‘Ciecamente Padrona.’
    
    Sento una goccia di gelido lubrificante colare sul mio ano, e di nuovo il dito che riprende a massaggiarlo. Io mi rilasso, mi abbandono alla mia Padrona. Sento il dito iniziare a spingere e farsi strada. è dentro di me, anche se forse non è nemmeno metà dito. Lentamente fuoriesce, per poi rientrare, andando un po’ più in profondità, ma sempre con una straordinaria lentezza e dolcezza.
    
    Io mi lascio andare sempre di più, e la mia Padrona inizia, pur mantenendolo blando, ad aumentare il ritmo.
    
    Ogni tanto toglie il dito, mi da qualche secondo di pausa, e poi riprende la penetrazione.
    
    D’un tratto, dopo una delle numerose pause, sento che non è più il dito ad appoggiarsi sul mio ano. è una superficie più liscia, e soprattutto più ampia.
    
    ‘Oddio..’
    
    ‘Cosa c’è, schiavetto?’
    
    ‘Niente..’
    
    ‘Lo sapevi che prima o poi sarebbe arrivato il momento.’
    
    ‘Sì, lo so.’
    
    ‘ E allora che c’è?’
    
    ‘Nulla Padrona.’
    
    ‘Hai ripensamenti?’
    
    ‘No..’
    
    ‘Molto bene, perché voglio il tuo culo, e sto per prendermelo.’
    
    ‘Sì Padrona.’
    
    Inizia a spingere, e sento sul mio ano una pressione non troppo forte, ma costante. Il buco si dilata, e inizia ad accogliere al suo interno la punta dello strap-on della mia Padrona.
    
    Fa male. Non mi sono mai illuso che non avrebbe fatto male, ma adesso è reale. Non lo sto più immaginando, lo sto vivendo. Per ora la mia Padrona si è limitata a farmi assaggiare solo la punta, ma il ritmo, come con ...
    ... le dita, inizia ad aumentare.
    
    Adesso sento il ritmo rallentare di nuovo, in cambio di un aumento della pressione: lo sento sempre più in profondità, sempre più dentro di me. Mi scappa un gemito di dolore.
    
    ‘Shh, pensa a rilassarti.’
    
    Il ritmo aumenta nuovamente, continuando allo stesso tempo ad andare sempre più in profondità. Sento ogni centimetro dentro di me, farsi strada, penetrarmi, possedermi. I miei denti cercano il lenzuolo, e stringono con tutta la loro forza per permettermi di non lamentarmi troppo, mentre lo strap-on va sempre più dentro, sempre più in fondo, finché non lo accolgo in tutta la sua lunghezza.
    
    ‘E bravo schiavetto!’
    
    La penetrazione ora è totale, ma la mia Padrona continua comunque ad usare una certa dolcezza e lentezza. Vuole farmi assaporare ogni centimetro. Devo sentirlo tutto, rilassarmi, e godermelo. Ma il dolore c’è ancora, anche se sempre più lieve.
    
    Ora mi afferra i fianchi con le mani. Mi spinge avanti, e mi tira a sé. Mi invita ad assecondare i suoi movimenti, ad aiutarla a scoparmi. Il ritmo aumenta leggermente.
    
    Lo sento uscire tutto, è fuori, sono vuoto. Dura pochi secondi: lo senti riappoggiarsi, premere, e rientrate tutto con un colpo dolce, ma deciso. Ho un sussulto.
    
    ‘Schiavetto, questo cos’era? Dolore o qualcos’altro?’
    
    ‘Non.. Non saprei..’
    
    Esce nuovamente.
    
    ‘Sdraiati a pancia in su, e apri le cosce.’
    
    ‘Sì Padrona, subito.’
    
    Mi metto nella posizione da lei richiesta, cercando naturalmente di mantenere l’ano ...