1. Schiavitù


    Data: 02/01/2021, Categorie: Autoerotismo Dominazione / BDSM Autore: SchiavettoRepresso, Fonte: RaccontiMilu

    ... qualcosa.’
    
    ‘L’abbiamo fatto due volte.. In tutto, l’abbiamo fatto per circa trenta o quaranta minuti.’
    
    ‘Quaranta minuti? Molto interessante, schiavetto.. Bene. Ora non posso più parlare, ma voglio ascoltarti godere. Tu godi solo con me, chiaro? Se dovesse chiudersi la chiamata, non godere.’
    
    ‘Sì, Padrona.’
    
    Inizio subito a toccarmi. Arrivo subito vicino all’orgasmo, viste le estreme sensazioni che ho provato nel corso della giornata, e della serata. In altre circostanze me la godrei, me la prenderei comoda, ma non è questa la situazione adatta. Lei potrebbe chiudere da un momento all’altro, e io devo godere. Non tanto per soddisfare me, ma per soddisfare lei: se lei dovesse chiudere la telefonata, e io non facessi in tempo a farmi sentire godere, non me lo perdonerei mai.
    
    Il piacere mi travolge, e io mi lascio andare ad un orgasmo intenso e meno silenzioso del solito. Dall’altro capo del telefono, sento a malapena il respiro della mia Padrona, ma so che lei sta sentendo me, e il mio orgasmo. Il suo orgasmo.
    
    ‘Grazie Padrona per queste emozioni.’
    
    ”’
    
    ‘Spero.. Di poterla risentire al più presto.’
    
    ”’
    
    ‘Buona serata Padrona. A presto.’
    
    Poco dopo, mi arriva una mail: ‘Sono molto orgogliosa di te, schiavetto.’
    
    Meglio di un orgasmo. Mia splendida Padrona,
    
    ho sempre saputo che la nostra vita è caratterizzata da tanti eventi, ma spesso, quelli che fanno la differenza, sono quelli che ad un primo sguardo possono apparire insignificanti.
    
    Nel mio ...
    ... caso, ad avermi sconvolto l’esistenza, è stata la sua richiesta di amicizia su facebook.
    
    ‘Vorrei fare quattro chiacchiere’, mi ha detto. Non c’è che dire, quelle le abbiamo fatte.. Ma forse sono state un po’ più di quattro.
    
    Mi sono subito sentito a mio agio con lei, per quanto l’alone di superiorità che la avvolge mi fosse chiaro fin dal primo momento.
    
    Sono stato io a chiederglielo. Sono stato io a chiederle di dominarmi, di sottomettermi, di farmi suo. L’ho fatto in un modo forse codardo: gliel’ho chiesto in maniera scherzosa, quasi a voler mascherare il mio vero desiderio di averla come Padrona. Temevo un rifiuto, temevo un ‘scordatelo’.. Invece la sua risposta è stata ‘ogni cosa a suo tempo’. Ha capito immediatamente che dietro a quella battuta si celava un irresistibile desiderio di lei. Un irresistibile desiderio di essere suo.
    
    Non le ho mai nascosto niente. Non le ho mai nascosto tutte le mie verginità e la totale mancanza di esperienza nell’ambito del BDSM. Pensavo sarebbe stato un problema, invece si è rivelato un fattore determinante.
    
    Lei può plasmarmi, lei può addestrarmi come vuole. Come una maestra severa, mi sta insegnando ad essere non uno schiavo qualsiasi, ma il suo schiavo. Mi sta insegnando i suoi gusti, come viziarla, mentre giorno dopo giorno trova ogni mia debolezza e ogni mio punto debole.
    
    Io mi sento come un pezzo di argilla tra le sue splendide mani. Sento le sue mani addosso a me. Sento che mi modellano, che mi impastano, che mi danno ...
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