1. Schiavitù


    Data: 02/01/2021, Categorie: Autoerotismo Dominazione / BDSM Autore: SchiavettoRepresso, Fonte: RaccontiMilu

    ... una forma, un’educazione, una disciplina.
    
    Mi regala emozioni, mi fa scoprire lati di me che non conoscevo. Mi sto riscoprendo capace di cose che non pensavo di poter mai fare.
    
    L’orgasmo rovinato è stata l’esperienza sessualmente più frustrante che abbia mai provato, e che mai proverò. Rinunciare al piacere, vederlo colare, sfiorarmi e farsi beffe di me. Ritrovarsi svuotato dal seme, ma riempito di desiderio, più desiderio di quanto ne avessi prima, è qualcosa che se non si prova non si può immaginare. Lei è stata capace di rendere appagante un orgasmo rovinato: è stato appagante perché l’ho fatto per lei, perché l’ho fatto per obbedirle. Perché l’ho fatto per compiacerla.
    
    Lei mi fa sentire suo. Io sono suo. Mi possiede, e forse nemmeno io mi rendo conto di quanto mi possiede. So che l’unica cosa che desidero, l’unica cosa che voglio da noi, è il suo piacere, la sua approvazione, il suo orgoglio.
    
    Striscerei ai suoi piedi come un verme per un ‘bravo schiavetto’.
    
    Io sono la sua troia, la sua puttana, il suo giocattolo. Disponga di me come le pare e piace, mi sfrutti e mi utilizzi a sua discrezione. Lo faccia senza scrupoli. Mi renda uno strumento per il suo piacere.
    
    Io sono pronto.
    
    Grazie di aver scelto me, Padrona.
    
    Il suo schiavetto. Saranno ormai due ore che sono bendato, ma non mi sono ancora abituato a questa cecità. Ogni tanto la perdo, e non riesco più a capire in quale posizione della stanza si trovi. Quando inizialmente portava i tacchi, riuscivo ...
    ... ad individuarla, ma ora che è scalza.. Se non parla è come se non ci fosse, ma la sua presenza la sento più forte che mai.
    
    ‘Avanti schiavetto, sali sul letto e mettiti in posizione.’
    
    ‘Sì Padrona.’
    
    Mi arrampico sul letto, e rimanendo sul letto, mi sistemo sul bordo in posizione: in ginocchio, faccia a terra, e mani dietro la schiena. Fatico molto ad immaginare una posizione che mi faccia sentire più vulnerabile di quanto mi senta ora.
    
    Sento i suoi occhi addosso. Sento i suoi occhi che mi possiedono, e lei che decide che cosa ne sarà di me. La sua mano si appoggia alla mia schiena. Non mi tocca, mi sfiora, e con i polpastrelli percorre tutta la colonna vertebrale: dal collo, fino alla fessura tra le natiche, per poi tornare al collo. Adesso mi sfiora con le unghie, facendomi sobbalzare: sono come pugnali conficcati nella carne, e mi fanno venire un brivido gelido.
    
    Una sculacciata molto forte, sulla natica sinistra, fa uscire dalle mie labbra un gemito di dolore. Non me l’aspettavo.
    
    Ora una carezza sulla stessa natica che è appena stata colpita, come per andare ad alleviare quel dolore che mi ha appena provocato.
    
    Un’altra sculacciata, stavolta sull’altra natica, e subito dopo di nuovo carezze.
    
    Sento un dito appoggiarsi sul mio ano, e iniziare a massaggiarlo. Nuovi brividi, vengo assalito dalla paura, ma il mio corpo la pensa diversamente: l’erezione che mi ritrovo tra le gambe è potente ed immediata.
    
    ‘Tutto bene schiavetto?’
    
    ‘Sì Padrona.’
    
    ‘Bene.. ...