1. Schiavitù


    Data: 02/01/2021, Categorie: Autoerotismo Dominazione / BDSM Autore: SchiavettoRepresso, Fonte: RaccontiMilu

    ... che indossa mette in evidenza un fondoschiena sodo e atletico. I seni riempiono con molta grazia una terza misura.
    
    I preliminari li saltiamo a piè pari: abbiamo troppa voglia di noi, da troppo tempo, e vogliamo possederci.
    
    Indosso il preservativo, e iniziamo a far l’amore rimanendo sul divano, nella posizione classica.. Nel preciso istante in cui inizio a penetrarla, ecco risuonare nella mia testa la voce della mia Padrona.
    
    ‘Tu non verrai.’
    
    Farlo con Federica, essere dentro di lei, ammirare la sua estrema bellezza, sapendo che non potrò godere, si rivela fin da subito una sofferenza più grande di quanto immaginassi. Avrei voglia di godere, di farlo finché non ne ho più, fin quando fa male. Invece dovrò trattenermi, perché è questo ciò che vuole la mia Padrona.
    
    Mentre lo facciamo, Federica si accarezza il clitoride, impiegandoci meno di dieci minuti per raggiungere il suo primo orgasmo: il suo respiro si fa pesante, dalla sua bocca escono dei gemiti di piacere. Sento l’interno della sua vagina contrarsi sul mio membro: è il suo orgasmo, ma per me, è la mia Padrona, che impugna il mio cazzo, il suo cazzo, reclamandone la proprietà. è tutta sudata, e le sue guance sono di un bel rosso accesso.
    
    ‘Wow..’
    
    Ci prendiamo qualche secondo per recuperare le forze. Mi afferra e mi porta giù con lei. Rimaniamo lì a baciarci, con dolcezza, con desiderio, ma dura poco: questa volta è lei a salire sopra di me, a prenderlo in mano, e lasciarlo scivolare dentro di lei ...
    ... mentre si adagia sul mio bacino.
    
    Mi cavalca fin da subito con un ritmo indemoniato, e devo ricorrere a tutte le mie forze per non esplodere di piacere dentro di lei. Questa volta, sono io a stuzzicarle il clitoride.
    
    ‘Tu non verrai.’
    
    No, io non verrò nemmeno questa volta. Lei è lì che mi cavalca come non sono mai stato cavalcato prima, sento i suoi succhi colare lungo la mia asta, lei sue mani appoggiate al mio petto, i suoi occhi fissi nei miei. E io non ho mai sentito di appartenere così tanto a qualcuno. Alla mia Padrona.
    
    Accelero il ritmo con il dito, spero che venga al più presto, perché questa situazione mi sta torturando: farlo con una ragazza così bella, e che lo sa fare così bene, con tutta questa passione, e non poter godere, è insostenibile.
    
    Finalmente arriva il suo secondo, intenso e rumoroso orgasmo. Si lascia cadere addosso a me, sempre più stremata, totalmente appagata.
    
    ‘Tu non verrai.’
    
    ‘Sei venuto?’
    
    No.
    
    ‘Sì, certo che sono venuto Fede.’
    
    Era così presa, che non ci ha nemmeno fatto caso e ha dovuto chiedere. Non c’è neanche stato bisogno di fingere.
    
    Il mio membro è stanco, ancora gonfio, e pulsa. Il preservativo, che ho ancora addosso, mi stringe molto, ma io lo tengo su, perché così mi sembra che ci sia lì la mia Padrona a tenerlo stretto, e impugnarlo con le sue mani. è suo.
    
    ‘Allora schiavetto, com’è andata la serata?’
    
    Non parla, bisbiglia.
    
    ‘Direi bene.. Soprattutto per lei, Padrona.’
    
    ‘E bravo schiavetto! Dai, raccontami ...
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