1. Weekend con la Mistress


    Data: 02/01/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Lesbo Autore: Viktorie, Fonte: RaccontiMilu

    ... me per garantire a una come Yu che non sarei come la sua ex Padrona. E poi, qui c’&egrave troppo ordine in tutto. Non &egrave da me.”
    
    Feci una lieve reverenza, dirigendomi in mezzo a gente che mi insultava verso la porta.
    
    In camera, Andrea russava come un minatore russo dopo aver scavato mezza montagna. La mattina successiva mi alzai di buon’ora, conquistai un posto quasi sulla battigia dove piantare il mio ombrellone e rimanermene a guardare il perenne caos delle onde che si rifrangevano sulla sabbia.
    
    Non ebbi nemmeno bisogno di voltarmi, per capire chi si era seduto a due metri da me. Sorrisi.
    
    “Non ti mangio mica… Forse.” Il sederino di Yu si accostò al mio.
    
    “Mistress…”
    
    “Cazzo Yu. Non. Sono. La tua. Mistress.” scandii, prima di quasi urlare, mentre mi abbracciava.
    
    “Se il problema &egrave il controllo, penso che Lei abbia avuto più controllo di chiunque, nel non voler fare certe cose.” disse piano, quasi squittendo.
    
    “Impedirsi di avere la possibilità di esagerare &egrave un discreto autocontrollo, in effetti.” pronunciò d’improvviso da dietro di noi la voce divertita de La Mistress, mentre la sua lunga ombra si stagliava sulla sabbia.
    
    Alzai lo sguardo, vedendola dritta e decisa con le mani sui fianchi a scrutare il mare, i capelli al vento, il top di un costume nero e un pareo orientaleggiante.
    
    Senza guardarmi, continuò. “Per me, continui a diffidare di una parte di te. Ma essendo quella parte una Dom, non posso certo costringerti a darmi ...
    ... retta.” sospirò. “E neanche punirti per la figura di merda che ho fatto ieri sera.”
    
    Risi.
    
    “Ti ho fregata. So che muori dalla voglia di sculacciare questo bel culo per punirlo!”
    
    “Quello, sempre!” rise anche lei, lasciandosi cadere nella sabbia accanto a me.
    
    Sbuffò. “Comunque sappi che Yu non si &egrave fatta dare ordini da nessuno, ieri sera. Neanche i miei cani son così obbedienti.”
    
    Si mordicchiò una pellicina delle dita, mentre fissavamo le onde del mare, in silenzio.
    
    “Però ammetto che il tuo piccolo show mi ha fatto riflettere.”
    
    “Addirittura!” finsi di essere shockata.
    
    “… Troia bocchinara.” sibilò con un sorriso. “Rottincula in latex.”
    
    Probabilmente Yu ci credeva pazze.
    
    Più di quel che eravamo.
    
    “… Pulisciti la bocca, prima di parlare con me… Volevo solo essere gentile, e dirti che mi hai fatto pensare a un bel po’ di cose. Sei proprio una
    
    , Viktorie”.
    
    Yu ci guardò perplessa, le ultime frasi della Mistress erano in Italiano. Le spiegai che mi stava dando della donna con grande esperienza amorosa con diversi e numerosi partner.
    
    “Quindi Victory &egrave una…” gesticolò.
    
    Guardai sottecchi Yu, che in un abbigliamento molto più quotidiano mi sembrava davvero carina. Le porsi la mano.
    
    “No. Viktorie, Yu. E’ il mio nome. Mi chiamo Viktorie.”
    
    “Victory?”
    
    “No, Vik-torii-e… Oh, lascia stare. Chiamami Vik.”
    
    Yu sorrise, presentandosi a sua volta, ma La Mistress non riuscì a sentire il suo nome perché praticamente venne spalmata per terra ...