1. Weekend con la Mistress


    Data: 02/01/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Lesbo Autore: Viktorie, Fonte: RaccontiMilu

    ... posto, come te. In questo momento lei sa dove si trova, dov’&egrave il suo ruolo. Non puoi mancarle di rispetto nel non rispondere alle sue aspettative.”
    
    Inspirai forte. “… Io non sono una Dom…” le labbra della Mistress sussurrarono alle mie spalle. “Tu sei assolutamente una Dominante, &egrave qualcosa che fa parte di te, solo non lo sei, ancora, nel BDSM. Posso insegnarti più di quanto non ti abbia mostrato, tempo fa.”
    
    “
    
    , suona bene.” sorrisi, mordendomi un labbro, alzando il mento di Yu con la punta della poml’zka.
    
    I suoi occhi tradivano un’eccitazione profonda, ma anche la gioia di essere lì, dominata, sedotta. Il cuore mi batteva all’impazzata sotto il petto, i capezzoli probabilmente sporgevano sotto la stoffa, e nonostante l’orgasmo di poco prima, avrei voluto godere ancora, o forse semplicemente far implorare Yu di potermi far godere.
    
    Camminai lentamente attorno a Yu, scorrendo con la punta del frustino sulla sua schiena, fino al sedere che alzò istintivamente quando sfiorato. Intuivo il perizoma attillato e pregno di umori.
    
    Ridurla a implorare di farla godere.
    
    E forse, non concederglielo. Forse giocare con lei fino allo stremo, portarla a non potersi trattenere, e avere totale controllo sul suo piacere, sulla sua punizione per non essersi trattenuta.
    
    Punirla.
    
    Mi morsi un labbro, sentendo la potenza che il Controllo che potevo esercitare su di lei mi donava.
    
    Quella ragazza anelava -forse, visti i trascorsi, aveva quasi diritto- ad una ...
    ... Mistress che sapesse condurla al piacere, alla punizione, ad un legame biunivoco come quello della mia Mistress e di Liz. Di essere parte di un meccanismo in cui il piacere era dolore, il dolore piacere, di godimento nella negazione, di orgasmo nella sottomissione e nel controllo, di essere la Slave di una Mistress che le donasse, e negasse, di tutto, in nome del reciproco piacere…
    
    Alzai il braccio sopra di me, conscia del rumore che la poml’zka avrebbe prodotto nella stanza ad un movimento brusco della mia mano, come a suggellare la mia presa d’atto del mio ruolo.
    
    La Mistress mi guardava con un sorrisetto compiaciuto, con quegli occhi felini. Liz quasi ansimava nell’assistere a quel momento.
    
    Yu, la Slave, attendeva obbediente l’arrivo di un ordine, o un segnale, la costituzione di un legame intenso, erotico e mentale, con una Mistress capace, severa ma giusta, sadica ma corretta, una Mistress…
    
    … Che non potevo essere io.
    
    Roteai tra le dita, velocemente come un bastone da majorette la poml’zka, portandomela sotto l’ascella, chinando la testa e sorridendo.
    
    “Mi dispiace, Yu. Tu sei una Slave, questo &egrave il tuo mondo, e meriti una Mistress che sappia capirti e rispettarti. Io non credo di essere quella persona.” alzai lo sguardo verso La Mistress, che mi guardava come se avessi appena vomitato dei tentacoli dalla bocca urlando arcane lingue maledette.
    
    “Sono un’egocentrica bastarda, ma un’egocentrica bastarda realista. Non mi fido del caos che c’&egrave in ...