1. Un week end scopereccio.


    Data: 28/09/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: Gabrihole, Fonte: RaccontiMilu

    ... chiedevo dove trovasse tutta quella carica, ero a casa sua da circa quattro ore e mi era già venuto una volta nel culo e una in bocca, eppure il suo cazzo era in tiro a tal punto che sembrava non venisse da settimane!
    
    Mi alzai da in braccio a lui e mi inginocchiai fra le sue cosce, gli presi in mano il cazzo e cominciai a succhiarlo, in quello dicono tutti che io sia abbastanza bravo.
    
    Alternavo le succhiate di cappella con sensuali leccate lungo l’asta, per poi soffermarmi di tanto in tanto sulle sue palle, quando ad un certo punto si alzò facendomi capire che voleva che io, invece, rimanessi li inginocchiato al bordo del divano.
    
    Si mise dietro di me e io pensai: “ecco, adesso mi incula di nuovo senza troppi complimenti” e invece sentii la sua faccia che si appoggiava alle mie natiche aperte.
    
    Se c’&egrave una cosa che mi rende docile al punto che mi lascerei fare qualsiasi cosa &egrave quando mi leccano l’ano, e lui lo sapeva fare molto bene.
    
    Ero li inginocchiato, con la minigonna tirata su e il filo del perizoma spostato di lato mentre lui mi leccava il buco del culo, ogni tanto con la lingua entrava e questo mi provocava un piacere a dir poco devastante. Non avevo certo in mente di guardare l’orologio ma sono sicuro che continuò così per un quarto d’ora abbondante finché fui io a implorarlo piantarmi il cazzo nel culo e scoparmi con tutta la forza che aveva.
    
    Lui mi fece alzare e mi accompagnò in camera da letto, mi fece stendere sul letto a pancia in su ...
    ... e si mise sopra di me alla missionaria, rimanemmo li a limonare per un po’ poi mi disse: “girati che ti faccio il culo”.
    
    Obbedii, mi alzai di nuovo la minigonna, spostai il filo del perizoma e con le mani mi allargai le natiche mostrandogli il buco, ma lui mi allontanò le mani dal culo e me le fece mettere sotto il cuscino, mi fece chiudere le gambe e si sdraiò sopra di me.
    
    Fece strada alla sua cappella fra le mie chiappe sode con la mano, il mio buco era fradicio della sua saliva e la sua cappella era gocciolante di liquido seminale; la sentivo premere ma ancora non entrava e sinceramente, da quella posizione, avevo anche un po’ paura.
    
    Rimase li sopra di me un po’, baciandomi sul collo e sulle spalle, accarezzandomi, poi senza avvisare mi diede uno dei suoi colpi secchi con i lombi e mi impalò con il suo cazzo, questa volta mi fece male davvero ed iniziai a pregarlo di fermarsi un attimo.
    
    Lui non mi diede retta, anzi, mentre mi inculava violentemente mi sussurrava nell’orecchio: “mi piace quando senti male, ti voglio sottomessa, sofferente, serva del mio piacere”
    
    Intanto la sotto il suo bacino si muoveva facendo andare il suo cazzo su e giù dentro di me, il dolore era lancinante, non avevo mai sentito un male del genere e, sinceramente, non mi piaceva nemmeno più.
    
    Pregarlo di smettere avrebbe solo aumentato la sua eccitazione, per un attimo ho anche temuto che potesse picchiarmi, quindi decisi che non mi rimaneva che lasciarlo fare e sperare che finisse ...