1. Un week end scopereccio.


    Data: 28/09/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: Gabrihole, Fonte: RaccontiMilu

    Avevo conosciuto Mauro in chat.
    
    Solitamente sono molto diffidente delle persone che incontro in chat ma mi piace entrarci, ogni tanto, per far quattro chiacchiere con qualcuno che ha voglia di farsi una sega mentre gli racconto delle avventure del mio culetto.
    
    Mauro però mi ispirava fiducia e pian piano, dalla chat, gli ho dato il mio indirizzo email che lui ha opportunamente usato per scrivermi e corteggiarmi un po’.
    
    Successivamente mi sono lasciato andare ancora di più, ci siamo scambiati un po’ di foto e alla fine mi ha convinto a dargli il mio nr. di telefono che però, per molto tempo dopo che lo ebbe ottenuto, non utilizzò.
    
    Intanto i messaggi email diventavano sempre più espliciti e anche le foto che ci scambiavamo si facevano interessanti, ero perfino andato a comprarmi un cavalletto per la macchina fotografica in modo da farmi degli autoscatti e in uno di questi mi sono ritratto steso sul letto, nudo a pancia in giù con le gambe aperte e con qualche spruzzata di sapone liquido bianco in mezzo alle natiche, in modo che sembrasse una schizzata di sperma.
    
    Una sera mentre ero a casa a guardare la TV suonò il mio cellulare, non conoscevo il numero perché lui, il suo, non me l’aveva dato.
    
    Ho risposto incuriosito e una voce molto cordiale dall’altra parte ha detto: “ciao, sono Mauro, abbiamo chattato un po’ di volte poi ci siamo scambiati delle email, si, sono io (e pronunciò l’indirizzo email col quale era solito scrivermi) scusami se mi permetto di ...
    ... telefonarti ma dopo l’ultima foto che mi hai mandato (si riferiva a quella con la schizzata di sapone fra le natiche) non ho proprio resistito, devo farti i miei complimenti ed ammettere che invidio quello che ti ha conciato così”.
    
    Io risposi divertito e gli confessai che non c’era nessuno da invidiare, si trattava solamente di sapone e l’avevo scattata apposta per lui.
    
    Parlammo un po’, lui continuò con le sue avances da attivo e io incassavo con la civetteria che si confà a un passivo poi ci salutammo.
    
    Mi chiamò altre volte finché una sera mi invitò ad andare a passare un week end a casa sua. Accettai.
    
    Presi il treno il sabato mattina presto in modo da sfruttare al meglio il fine settimana e arrivai in stazione nella sua città alle 10 in punto, scesi dal treno trascinando il mio trolley e lo incontrai sul marciapiede ad aspettarmi, lo salutai e gli diedi un bacio sulla guancia mentre gli stringevo la mano, lui mi disse scherzosamente: “mi hai riconosciuto subito, io avrei dovuto vederti di spalle per essere sicuro”, io gli sorrisi, mi voltai mostrandogli il sedere e gli dissi: “allora togliti ogni dubbio, guarda, sono io”.
    
    Ridendo ci incamminando verso l’uscita, il ghiaccio si era rotto e durante quel week end non sarebbe stata l’unica cosa ad essere rotta…
    
    Salimmo sulla sua macchina e arrivammo a casa sua, aveva modi molto gentili e non mi faceva le avances pesanti che invece era solito fare in chat o per email, non glielo dissi ma ero un po’ deluso anche se la ...
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