1. Mamma e zia, due troie


    Data: 19/11/2020, Categorie: Incesti Autore: rococo, Fonte: RaccontiMilu

    ... mamma!…. due belle donne come voi si possono chiamare tardone? ”
    
    Al che mamma ha esclamato lusingata:
    
    ‘Non sapevo che avessi un giudizio così lusinghiero su tua madre, non me n’ero mai accorta!’
    
    ‘E certo’, ha osservato subito la zia, ‘se te ne stai in casa sempre in grembiule e pantofole, di cosa ti vuoi accorgere? ‘ dico bene, Piero?’
    
    Ho annuito un po’ timidamente, non avevo mai guardato mia madre sotto quel profilo ed avevo disagio a parlarne così disinvoltamente.
    
    Per fortuna è stata mia madre stessa a replicare alla sorella, coprendo così il mio silenzio imbarazzante:
    
    ‘Clara, non ti smentisci mai ‘. Continui a ragionare come una giovincella ‘. Ti invidio, sai’
    
    ‘Guarda Lisa, sei tu che ti sei messa in naftalina prima del tempo ‘. Dicevo prima a Piero che ho tanta voglia di uscire un po’, e gli ho chiesto se se la sente di accompagnarmi’. Perché non andiamo tutti insieme a ballare, a divertirci?’
    
    ‘No, no’, ha tagliato corto mia madre, visibilmente preoccupata di non farsi coinvolgere nelle follie della sorella, ‘io non sono fatta per queste cose ‘. Se vuoi vacci tu ‘. se a Piero gli va di accompagnarti’..’
    
    Il discorso sarebbe stato destinato a restare in sospeso, per un certo imbarazzo generale, se la zia Clara non l’avesse fulmineamente concluso:
    
    ‘E va bene, vediamo stasera che si fa a teatro ‘. Piero, tu mi accompagni?’
    
    ‘Zia, come vuoi”, risposi io guardando nel contempo mia madre che non sembrava gradire molto la balzana idea della ...
    ... sorella.
    
    La discussione è finita lì, ma per tutta la giornata non ho pensato ad altro, cercando però di non lasciarmi travolgere dalle fantasie più licenziose.
    
    All’imbrunire ci siamo preparati per andare a teatro. Mi sono tirato a lucido, improfumato e impomatato per bene. Mia madre mi ha stirato la camicia ed un vestito scuro, e mi ha raccomandato sottovoce di stare attento a quella matta della sorella. Per compiacerla ho mostrato di essere quasi quasi infastidito da quella incombenza, in realtà ero su di giri. E lo sono diventato ancora di più quando zia Clara è uscita dalla sua stanza, agghindata per la serata.
    
    Una bomba, una femmina aggressiva, quasi irriconoscibile. Indossava un abito da sera nero, tipo sottoveste con le spalline, che esaltava il suo seno sicuramente libero da reggiseno, che la fasciava in vita mettendo in risalto la curva dei fianchi ed il suo culo, mentre un profondo spacco laterale mostrava inoltre le gambe inguainate in un paio di calze nere; ai piedi un paio di decolté col tacco a spillo in acciaio. I capelli raccolti ed il trucco sapiente facevano risaltare il suo volto bramoso e la sua bocca sensuale.
    
    ‘Ecchè, hai visto un fantasma?’, mi ha canzonato alludendo agli occhi dilatati con cui la guardavo, ‘sei grande per crederci ancora!’
    
    ‘Hai ragione, zia ‘. ma tu sei splendida!’, le ho detto sottovoce per non farmi sentire da mia madre.
    
    ‘Non ti faccio sfigurare?’, mi ha risposto civettuola girando su se stessa per farsi ammirare.
    
    E’ ...
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