1. Mamma e zia, due troie


    Data: 19/11/2020, Categorie: Incesti Autore: rococo, Fonte: RaccontiMilu

    ... spingere sino alla gola. La cavalco impetuosamente per dieci minuti poi, quando sento che sono vicino all’eruzione, l’avverto:
    
    ‘Mamma ‘. sto per venire!’
    
    E lei:
    
    ‘Oh sììì, bello di mamma ‘. sìììì ‘. vieni, vieni ‘. dammi la tua sborra ‘. riempimi la pancia ‘.. sììììììì’
    
    Vengo copiosamente dentro di lei, urlando di piacere:
    
    ‘Sìììììì ” mammaaaaa ” sei miaaaa ‘ miaaaaaaaa!!!!’
    
    Mamma è travolta dal piacere, per la grande emozione quasi piange.
    
    Resto ancora così abbracciato a lei, dentro di lei, che mi stringe, mi accarezza e mi bacia compulsivamente. Così ci trovano Claudio e zia Clara che, nel frattempo, si sono affacciati alla porta della camera di mamma.
    
    ‘Oh, guarda Claudio, che bel quadretto familiare!’, esclama sarcastica la zia.
    
    Mi giro di soprassalto e, anticipando le reazioni di mia madre, rispondo subito:
    
    ‘Oh che bella sorpresa! ‘. perché non vi unite a noi? ‘ dai che vi facciamo posto!’
    
    Il lettone matrimoniale era effettivamente grande per ospitarci tutti.
    
    Si sistemiamo alla rinfusa, io mi ritrovo dietro mia zia, Claudio sta in mezzo alle due donne e le palpeggia beatamente entrambe.
    
    Da quel momento in poi ci abbandoniamo in un ...
    ... turbinoso intreccio di corpi, in amplessi multipli, intercambiando le due troie scatenate e infilando i nostri cazzi negli orifizi più disponibili.
    
    Vedo che Claudio è più conteso di me, ma non me ne ingelosisco, dividere con lui quel bendidio mi fa piacere e mi fa gioco, da solo sarebbe una prova improba.
    
    In quel mare di carne morbida io ed il mio amico affondiamo come il coltello nel burro; le due donne delirano orgasmando senza soluzione di continuità; sono due zoccolone e, spinte dalla competizione, danno il meglio di sé.
    
    Sono pieno, sazio, scarico, ma il desiderio di possedere più intimamente mia madre non è ancora esaurito. A lei ed al suo culone dedico il mio ultimo colpo in canna, la mia ultima forsennata sgroppata, l’ultima abbondante sborrata.
    
    Aprirmi il varco nelle sue carni più intime, scavare un tunnel nelle profondità delle sue viscere, trivellarle lo sfintere con forza, quasi con violenza, e poi pomparle in fondo copiosissimi getti di sperma, è la sensazione più indicibile mai vissuta.
    
    E, quando alla fine crollo sul suo dorso stravolto, dopo aver emesso un urlo animalesco, mi prendo anche la standing ovation di Claudio e della zia.
    
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