1. Secrezioni: "Candidamente tua"


    Data: 30/10/2020, Categorie: Etero Autore: renart, Fonte: EroticiRacconti

    ... sorrisi e accennai anche un mezzo inchino mentre, ingoffato dal mio completo di lino chiaro recuperato in extremis da un amico, stringevo la destra a Linda e declinavo le mie generalità dichiarandomi onorato dell’invito a cena, sforzandomi di recitare una parte a me stesso ostile per guadagnarmi l’ambita mercede promessami da Veronica se fosse filato tutto liscio.
    
    Fu, infatti, la promessa di un rapporto anale a farmi sopportare la presenza tracotante di Massimo – che ci attendeva nel giardino sul retro della villa, un’enorme area moquettata a prato inglese, nessun filo d’erba fuori posto, protetta ai lati da siepi di eucalipto e sull’estremità, a una cinquantina di passi abbondanti dalla casa, da una corona di cipressi disposti a emiciclo che ombreggiavano la piscina olimpionica con gli angoli arrotondati e attrezzati per l’idromassaggio, sdraio e lettini prendisole sparsi a qualche metro dai bordi, al centro del giardino un gazebo in marmo, con sette colonne intarsiate a reggere la cupola in ferro rivestita di edera, illuminato da faretti disposti in modo tale da presentare nel migliore dei modi l’antipasto di mare che già era in tavola, insieme a due bottiglie di Greco di Tufo che spuntavano ammalianti dai cestelli ghiacciati, mentre il resto della cena attendeva in portavivande d’argento su quattro ruote -, la sua boria, l’arroganza di chi si abroga il diritto di poter dire la propria su ogni argomento in virtù della posizione sociale acquisita e del conto in banca, le ...
    ... movenze affettate tipiche degli arricchiti che tradiscono una ripudiata origine popolare e la cialtroneria con la quale liquidava sul nascere qualsiasi punto di vista che potesse scostarsi dal suo Credo e, soprattutto, la possibilità di infilarlo nel buchetto scuro e grinzoso di Veronica mi inibì da qualsiasi evidente reazione alle occhiate viscide che quel Trimalchione 2.0 rivolgeva alla sua e alla mia donna, nonché a quelle di acritica ammirazione che queste gli rimandavano spompinandogli a due mani l’Ego smisurato. La serata non fu semplice, pertanto, ma comunque passò, complice la disabitudine all’alcol e al gozzovigliare in genere che alla fine stesero il virtuoso anfitrione, scortato prontamente nelle stanze padronali dalla sua chaperon, non prima di avere indicato a Veronica il piano e la camera in cui avremmo pernottato. Rimasti soli, leggendomi nel pensiero, Veronica mi fulminò con occhi grondanti luce e brillantezza, eppure acuminati e penetranti come baionette, al fine di evitare da parte mia qualsiasi commento e, per dare a se stessa la garanzia che nessuna polemica le avrebbe guastato l’umore, comunque ottimo per aver fatto un passo importante e nient’affatto scontato nell’esito, visto i personaggi in gioco, si alzò in piedi, riacquistò dopo un attimo di ebbra incertezza l’equilibrio sui tacchi dei decolleté appuntiti come lapis, incrociò le mani sull’orlo del tubino e, con un movimento leggero e armonico, lo sfilò lentamente dal basso verso l’alto, scoprendo in ...
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