1. Secrezioni: "Candidamente tua"


    Data: 30/10/2020, Categorie: Etero Autore: renart, Fonte: EroticiRacconti

    ... ayuverdici e da un’alimentazione messa a punto su misura dal nutrizionista del momento, senza sgarri di alcun tipo, nemmeno a Pasqua e a Natale le si vede masticare qualcosa che le possa far sbalzare un equilibrio proteico che sembra essere tarato per fare della sua silhouette un’arrizzacazzi deambulante. Mi ha sempre arrapato, Linda, fin dal giorno in cui Veronica me l’ha presentata, un paio di mesi dopo l’inizio della nostra storia. Era, all’epoca, da poco ritornata a nuova vita dopo essere rimasta vedova a 35 anni, a causa di un incidente stradale che le strappò l’amore adolescenziale conservato fino all’altare, cui giunse, gravida di dieci settimane, poco più che ventenne per non subire l’infamia dei paesani, la facile bollatura e i sensi di colpa nei confronti di papà e mamma, che l’avevano allevata secondo i più rigidi dettami dell’ortodossia cattolica. Dopo un lungo periodo di depressione, durante il quale Veronica, non ancora quattordicenne, fu affidata temporaneamente ai nonni paterni, Linda convolò in seconde nozze con l’ing. Massimo De Rosa, responsabile della sede napoletana dell’IBM, realizzando così le mai sopite ambizioni di scalata sociale – lei che veniva dal mondo contadino della provincia più remota del Sannio – congelate, per così dire, dalla devozione a quel fidanzato, poi marito, che conduceva una vita bohemien, fotografo dall’occhio smaliziato con attitudini artistiche, antesignano e mentore a Benevento dei futuri videomakers che adesso proliferano un ...
    ... po’ dappertutto in città, tombeur de femmes incallito – come ammetteva la figlia quando si lasciava andare a ricordi di sfuriate tra i suoi genitori a causa delle presunte infedeltà del padre, il che, per questo come per l’aspetto trasandato e la dedizione ad alcol e sostanze psicotrope di varia natura, a suo dire mi rendeva molto simile a lui, confermando una sua personale teoria, mutuata dagli studi sull’attaccamento di Bowlby e altri, in base alla quale le ragazze tendono a scegliere come partner proiezioni più o meno approssimative delle figure paterne, per poi concludere, nel rilassamento languoroso post-coitale, di essere in dotazione di una massiccia dose di masochismo e autolesionismo, constatate le pene inflitte dalla sua relazione con me, del tutto simili a quelle che affliggevano la madre, scorticata dalla gelosia e dai dubbi sulla fedeltà del suo uomo – ma, allo stesso tempo, padre impeccabile, generoso e affettuosissimo. Durante gli ultimi difficili anni del lutto, prolungati dall’abuso di psicofarmaci che la devastarono nel corpo e nella mente, Linda si legò a Massimo, il quale, a sua volta fresco vedovo, si prese cura di lei come di una bambina malata, accolse la sua fragilità maneggiandola con la delicatezza dovuta ad una porcellana di Capodimonte, gradualmente divenne il suo punto di riferimento, il faro illuminante che sferza le acque procellose col suo fascio di luce indicandole la via della salvezza, le mise a disposizione un mondo di benessere e sicurezze, ...
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