1. Il pezzo mancante


    Data: 19/10/2020, Categorie: Tradimenti Autore: LoScrittore91, Fonte: Annunci69

    ... occhi fissi sullo schermo del cellulare. Le gambe accavallate. Paolo si rese conto di quanto fosse provocante, maliziosa, anche senza farlo di proposito. La coscia nuda che affiorava dalla minigonna ne era la prova.
    
    - Dai apriamo una bottiglia di vino, tanto Massimo dovrebbe stare qui a momenti. Preferisci bianco o rosso? -, domandò Noemi alzandosi dal divano. Lasciò il telefono sulla credenza e si avviò verso la cucina.
    
    - Rosso va benissimo, grazie -, rispose Paolo sospirando. La seguì con lo sguardo fino a quando non la vide scomparire dietro una porta. I rumori delle ante, e il tintinnio dei bicchieri di vetro provenienti dalla cucina, infrangevano il silenzio della casa. La situazione era quasi imbarazzante. Loro due, da soli, dopo dieci anni. Sperava che Massimo arrivasse il prima possibile, magari prima di iniziare a bere.
    
    Noemi tornò poco dopo con due calici di vino.
    
    - Tieni -, disse a Paolo offrendogliene uno.
    
    - Grazie -, rispose sorridendo. Infilò una mano nella tasca tuta, con l'altra reggeva il calice.
    
    Si guardarono negli occhi e, dopo aver brindato, iniziarono a bere. Paolo le chiese di Massimo mentre il vino lentamente gli scaldava la gola. Quando Noemi gli disse che lavorava in banca capì immediatamente il perché di quella casa, di quell'auto costosa. Noemi poco dopo andò in cucina, prese la bottiglia e tornò in salotto. Finirono anche il secondo bicchiere. Erano lì, in piedi, fra il divano e il tavolo, così vicini che Paolo poteva sentire ...
    ... il suo profumo. Noemi era quasi ubriaca. Paolo se ne stava rendendo conto, lo capiva dall'atteggiamento, dal tono di voce. La vedeva ridere come una stupida mentre provava a ricordare il loro professore di Economia, un vecchio insopportabile.
    
    La chiacchierata fu interrotta seccamente dal suono di un messaggio. Era il telefono di Noemi.
    
    - Scusami un attimo -, disse lei voltandosi. Poggiò il calice sul tavolo e si avviò verso la credenza. L'alcool intanto cominciava a fare effetto nella testa di Paolo. Non era abituato a bere, soprattutto vino dalla gradazione alta. Guardò il sedere di Noemi ondeggiare sotto quel pezzo di stoffa sottile e succinto: era fantastico. In quel momento avrebbe voluto il potere di guardare attraverso i vestiti. Se lo immaginava consistente, perfetto. Avrebbe pagato oro per vederlo. Anche solo per un secondo.
    
    - Cazzo -, esclamò Noemi sbuffando, la mano poggiata sulla fronte. Rispose, con lo sguardo fisso sul display, a quel messaggio che quasi certamente recapitava una brutta notizia.
    
    - Tutto bene? -, chiese lui inarcando le sopracciglia. Bevve un sorso di vino.
    
    - Paolo è rimasto bloccato alla stazione di Bergamo. C'è uno sciopero dei treni a quanto pare. Dal momento che i taxi sono stati presi d'assalto mi ha detto di non aspettarlo per cena -, lo disse scocciata, lasciando andare ruvidamente il telefono sul piano della credenza. Paolo immaginò quanto le potesse dar fastidio quell'imprevisto, soprattutto con un ospite a cena. Noemi si ...
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