1. Sete Perversa


    Data: 18/10/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: Caliban, Fonte: RaccontiMilu

    ... in bocca, fissandolo poi saldo sulla nuca.
    
    Suonai il campanello alle dieci meno un quarto di venerdì, sentii una certa agitazione nella sua voce quando mi disse di salire un attimo, perché non era ancora pronta.
    
    Mi aprì la porta con gli occhi che rilucevano di un coacervo di emozioni, mi guardò, a lungo, poi disse solo:
    
    – hai sentito la tv oggi? –
    
    Risposi semplicemente – sì –
    
    Mi fece entrare, e come un fiume in piena le parole traboccarono da lei:
    
    – quel bastardo ne ha massacrata un’altra questa notte, come possono esistere esseri così disumani, così perversi?
    
    Non dissi nulla, lasciai semplicemente che continuasse a parlare.
    
    – era solo una ragazzina, e dev’essere morta in modo orribile, non riuscirò a dimenticare quegli occhi sbarrati, atterriti, e tutti quei tagli, sottili e profondi, ovunque.
    
    E quel maledetto bicchiere, appoggiato a fianco alla sua testa, sul tavolo dove l’ha legata e uccisa –
    
    Non la lasciai continuare, semplicemente l’afferrai, la strinsi e la baciai, e lei cedette, come fanno tutte del resto.
    
    Ora vedo un barlume di paura nei suoi occhi, ma ancora surclassata dalla curiosità, dalle mille domande e pensieri che sicuramente stanno vorticando impazziti nella sua mente.
    
    Certo, anche questo l’ha sfiorata, ma solo come uno dei molti, e non l’ha creduto vero nemmeno un istante.
    
    Prendo la mia borsa, credo nemmeno l’avesse notata quando sono arrivato, la appoggio sul letto, e vedo che la osserva indagatrice.
    
    Poi sollevo la ...
    ... poltroncina che tiene nell’angolo della camera e l’avvicino, sedendomi proprio a fianco del letto, tutto senza mai distogliere i miei occhi dai suoi, e senza smettere di sorriderle.
    
    Lento apro la borsa, estraggo un piccolo astuccio in stoffa rossa, che appoggio sul comodino, quindi una scatola.
    
    Mi inclino verso di lei, apro la scatola ed estraggo uno scintillante, trasparente sonoro e splendido calice di cristallo, per gli esperti un calice da barolo, per me la perfezione per soddisfare la mia inesauribile sete.
    
    Ora finalmente ha davvero compreso, i suoi occhi divengono vitrei di orrore, le sue membra iniziano a dibattersi mentre cerca inutilmente di urlare attraverso la gommosa, rossa pallina che le ho introdotto tra le labbra.
    
    La prima volta fu quasi casuale, eppure vedere quel limpido, scarlatto spruzzo che eruttava dal quel corpo stupendo fu ipnotico, sicuramente ero predestinato, era già parte di me, ma me ne accorsi solo in quell’istante.
    
    Prendere uno di quei bicchieri bellissimi che rilucevano alla luce del lampadario sul ripiano nobile della credenza fu istintivo, così come avvicinarlo al suo collo così che il rosso nettare della vita lo colmasse lentamente.
    
    Quindi lo alzai al cielo, brindando a lei, alla vita e alla morte.
    
    Nella solitudine Dio e il Diavolo erano venuti a farmi visita, sicuri di trovarmi, ma era alla voce del secondo che avevo infine dato ascolto.
    
    Così iniziai la mia empia comunione, mi dissetai alla fonte della vita e sentii ...
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