1. Sete Perversa


    Data: 18/10/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: Caliban, Fonte: RaccontiMilu

    ... una nuova, possente forza scorrere in me, e le parole di Milton presero ad assumere profondi significati:
    
    – quando la notte ottenebra le strade, allora vagano i figli di Belial, colmi di vino e d’insolenza –
    
    Così conobbi il piacere, l’assoluto inesprimibile piacere del dissetarmi alle anime, alle vite altrui, il potere di un dio, ed insieme il dolore della sete, che ogni volta diviene più intensa, insopprimibile.
    
    E’ incredibile quando del semplice raso possa essere resistente se ripiegato più volte su se stesso.
    
    Osservare i suoi inutili tremendi sforzi per liberarsi, per spezzare i legami &egrave come una musica, una demoniaca sinfonia di terrore, sì ormai sento la paura come una melodia che entra in me, che nutre la mia passione.
    
    Ma si sta facendo tardi, il mio volo per Buenos Aires parte all’alba.
    
    Certo questa volta mi avrebbero identificato, troppe le tracce che mi collegano a lei, ma non importa, non poteva esserci altra conclusione, dovevo completare così il mio operato qui, ricomincerò a vivere la notte lontano.
    
    Apro l’astuccio, liberando i sottili bisturi che scintillano alla luce della lampada alogena, certo un pò mi dispiace non poter soddisfare a lungo con lei i miei piaceri, ma &egrave giusto così.
    
    Giuditta &egrave la mia madonna, l’angelo sacrificale, la lascerò intatta, perfetta, tranne per una piccola, sottile incisione.
    
    Le tengo la testa ferma con una mano, quindi il bisturi scivola morbido nel suo collo, e il suo sangue inizia a ...
    ... zampillare copioso, spinto dalle feroci pulsazioni del cuore affannato.
    
    Avvicino rapido il calice osservando, come sempre estasiato, il rosso nettare colmare rapido il cristallo, mi accomodo quindi meglio in poltrona, placando lentamente la mia sete infernale, senza distogliere i miei occhi dai suoi, che da rabbiosi e folli, diventano piano piano sempre più impotenti e terrorizzati.
    
    Divenne poi ogni volta successiva sempre più facile, la sete aumentò progressivamente, così come i desideri, ogni volta il sangue doveva contenere un’emozione più forte, più intensa per donarmi lo stesso piacere, finché non la vidi, e compresi subito che sarebbe stato il mio capolavoro.
    
    Ogni istante di preparazione divenne così eccitazione pura, piacere sfrenato.
    
    L’ultimo sacrificio era servito in pratica quasi esclusivamente a pervaderla così intensamente di emozione in attesa del momento supremo.
    
    Ormai ero divenuto qualcosa di differente, di superiore, un vampiro mi avevano soprannominato i giornali, era in verità simile a ciò che percepivo di me, anche se inadeguato, mi sentivo per la verità come l’albatros di Baudelaire, poeta delle nubi, degli abissi infernali, come esiliato sulla terra tra gli schiamazzi, con immense ali di gigante che mi impedivano di camminare.
    
    Sorseggio lentamente il suo sangue, mi nutro della sua vita che svanisce, ormai ha smesso di dibattersi, stanca e rassegnata attende la fine guardandomi con l’odio più profondo mai visto che scaturisce dal profondo di ...
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