1. Sete Perversa


    Data: 18/10/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: Caliban, Fonte: RaccontiMilu

    ... procura, finché finalmente l’avevo vista uscire circondata da diversi agenti di polizia, non era stato difficile mantenere la moto a distanza di sicurezza per non essere notato fino a casa sua.
    
    Quindi avevo atteso e studiato le sue abitudini per giorni.
    
    Il primo incontro casuale era stato nel supermercato all’angolo, anche gli ispettori fanno la spesa come i comuni mortali in fondo, la incrocia alcune volte lungo gli scaffali, quindi la urtai casualmente mentre prendeva un pacco gigante di assorbenti, che naturalmente le caddero di mano, quindi mi chinai rapido a raccoglierli, porgendoli con un sorriso, guardandola profondamente negli occhi e osservandola arrossire con infinito piacere.
    
    Salutai e mi allontanai senza voltarmi.
    
    Non le concedo il tempo di rilassarsi troppo, scivolo fuori dal suo ventre ancora umido e sensibile strappandole un gemito di rammarico, quindi inizio ad accarezzarle la schiena, a baciare il suo collo, la sua nuca nei punti più sensibili strappandole tremiti di piacere, seguendo poi con la lingua il rilievo della sua colonna vertebrale, giù, sempre più giù, fino a lambire le labbra arrossate e sensibili, stuzzicando l’eccitato clitoride quasi al limite della sopportazione.
    
    Sento il suo intimo odore, il suo sapore che mi invade la bocca, calmando un pò la smania ormai incontrollabile di assaggiarla, mentre sapientemente la conduco ad un nuovo travolgente orgasmo.
    
    Povera piccola, dolce, innocente ispettore, doveva essere molto tempo che ...
    ... non godeva così. Ho percepito subito il suo desiderio, fin da quel momento in cui l’ho afferrata per le mani, stretta a me e baciata senza preavviso.
    
    Non credo si aspettasse di dover saltare così tutti i classici inutili e borghesi preamboli, ma non ha resistito che per un breve attimo, prima di iniziare a lasciarsi andare, a sprofondare nel desiderio che sublimava da ogni fibra del suo essere.
    
    La incontrai la seconda volta dopo la sesta vittima, al Nottingham, un paradiso per i cocktail e per chi, come me sa apprezzare il piacere di lasciarsi catturare, abbracciare, rapire dalla fatina verde dell’assenzio.
    
    Le avevo lasciato un paio di volte i depliant pubblicitari del locale nella cassetta della posta, e finalmente aveva ceduto alla curiosità.
    
    Le due amiche con cui era entrata non mi preoccuparono, feci in modo che questa volta fosse lei ad urtarmi e rovesciai un po’ di cocktail sul pavimento, quindi la guardai nuovamente profondamente negli occhi, poi sorrisi dicendole
    
    – ora siamo pari –
    
    Mi accorsi che mi aveva riconosciuto, quindi iniziammo a parlare, le offri da bere e ci scambiammo il numero di cellulare.
    
    Ora &egrave completamente rilassata, distesa, e seguo il suo profilo con un dito, quindi mi allontano solo pochi secondi, per frugare rapido nella tasca dei jeans, dopodiché mi stendo lieve su di lei, le stringo un polso piano, tra le dita, avvicinandolo alla testata di ferro battuto del suo letto.
    
    La mia bocca stuzzica il suo collo a nord-ovest, ...
«1234...8»