1. Sete Perversa


    Data: 18/10/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: Caliban, Fonte: RaccontiMilu

    SETE PERVERSA
    
    Lievi , profondi ansiti risuonano ritmici nel silenzio della stanza, seguendo in perfetta armonia il tempo lento e sinuoso del movimento sussultorio del suo corpo sopra il mio.
    
    Ho sempre amato questa posizione, &egrave l’unica che mi consente di mantenere una sufficiente lucidità mentale da dedicarmi all’osservazione, che mi consente di miscelare al piacere della penetrazione quello puramente mentale dello svelare, valutare e godere dei movimenti, della totale libertà della donna nell’atto.
    
    E’ veramente meraviglioso guardare così il suo corpo, che si inarca ad ogni sussulto, i suoi occhi che si chiudono mentre lei si perde nell’estasi, inoltrandosi in un mondo personale fatto di solo piacere, soli stimoli sensoriali ed elettricità pura, le sue labbra che trattengono a fatica il lamento, i muscoli delle cosce che si irrigidiscono in armonia con quelli vaginali stringendomi contemporaneamente inguine e corpo, come una doppia matrioska umana.
    
    La sento ora avvicinarsi sempre di più al culmine mentre osservo la sua vena del collo pulsare, la mia mente si sintonizza quasi con lo scorrere impetuoso del suo sangue e così i miei pensieri tornano torbidi e perversi.
    
    Non &egrave stato certo facile avvicinare Giuditta, l’ispettore Barbato, ovvero la superpoliziotta, come l’ha soprannominata una delle tante riviste scandalistiche dopo un’ennesima intervista sulle indagini sul “vampiro”.
    
    Fin dalla sua prima apparizione al tg5 ho sentito che sarebbe stata ...
    ... mia, e dire che era tutt’altro che attraente, almeno in apparenza, così piccola, grassottella, agitata, appena uscita dalla scena del terzo crudele omicidio, senza trucco e con indosso un semplice e per nulla sexy tailleur grigio.
    
    Ma gli occhi, e quelle labbra mi avevano ipnotizzato, quel suo crescendo di rabbia che a stento tratteneva, quel malcelato orrore per lo spettacolo appena visto, e insieme una sottile, quasi indistinguibile eccitazione che ero certo di aver percepito nel profondo dei suoi occhi verdi.
    
    Ora &egrave giunto il momento, i suoi movimenti si fanno più rapidi, frequenti come i suoi sospiri, sento le sue intime labbra contrarsi spasmodicamente intorno al mio pene eretto, quindi un trattenuto grido liberatorio, quasi un grugnito animalesco segna il suo culmine, mentre inconsapevole mi graffia lievemente le spalle con le corte, piccole, curate unghie.
    
    Le sorrido, e sono certo che se ora mi guardasse profondamente negli occhi leggerebbe senza dubbio i miei pensieri, ciò che mi ha condotto qui, che mi ha spinto così visceralmente nel suo letto, ma i suoi occhi restano chiusi mentre si abbandona sul mio corpo, mentre mi stringe forte tra le braccia, ansimando lenta al mio orecchio, calmando lenta il ritmo sfrenato del cuore, mentre le mie labbra seguono il contorno del suo collo e la mia lingua scorre forte sulle vene pulsanti.
    
    Ero riuscito a vederla la prima volta dopo il quarto omicidio, avevo atteso a lungo, girovagando in via Freguglia, intorno alla ...
«1234...8»