1. Sete Perversa


    Data: 18/10/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: Caliban, Fonte: RaccontiMilu

    ... quel sensibile, dolcissimo punto che si trova sotto quel ciuffetto di capelli leggeri leggeri proprio dietro all’orecchio, quindi le sussurro
    
    – non aver timore, lasciati andare, ti piacerà, ne sono certo –
    
    La sento irrigidirsi un poco, però non resiste, avvicino il suo polso destro alle sbarre metalliche, quindi abilmente e rapidamente lo lego con il nastro di raso nero che avevo portato con me, dopodiché unisco ad esso il suo polso sinistro, bloccandola saldamente.
    
    La sollevo quindi con dolce fermezza in ginocchio, mentre con le mani scendo ad accarezzarle i seni, a stuzzicare tra le dita i capezzoli duri, eccitati, sentendo intenso, nella mia mano sinistra, il pulsare accelerato del suo cuore.
    
    Attesi solo due giorni per invitarla a cena, ero certo avrebbe accettato, quando aveva scoperto che ero proprio io l’autore del fumetto horror che leggeva sempre il suo interesse era cresciuto a dismisura.
    
    Le parlai a lungo del mio lavoro, della mia passione per il gotico, mentre non mancavo di versarle di continuo l’ottimo greco di tufo che avevo ordinato per accompagnare la cena, e non smettevo di fissare il profondo dei suoi occhi verdi.
    
    Occhi che svelavano un profondo e immenso pozzo di emozioni desiderate, che attendeva solo di essere colmato di passione.
    
    Infine iniziai a chiederle del suo lavoro, e piano piano si lasciò andare.
    
    Il sottile, lento ruscello dei suoi racconti iniziali si trasformò presto in un fiume in piena, un onda dilagante di orrore e ...
    ... perversione.
    
    Mi parlò a lungo del vampiro, l’inafferrabile omicida seriale che stava terrorizzando Milano da ormai cinque mesi.
    
    E dopo aver raggiunto la metà della seconda bottiglia iniziò a scendere in particolari., rivivendo l’orrore che aveva provato nel trovare i corpi di quelle splendide, giovani ragazze, seviziate, torturate ed uccise dal mostro.
    
    Di come avessero poi sempre rinvenuto un bicchiere di cristallo baccarat, con abbondanti tracce del sangue delle vittime, segno del vizio, della sete dell’omicida.
    
    Stringo ora forte le dita sul capezzolo, trattiene a fatica un urlo, inarca la schiena, ma non mi chiede di smettere, so che le piace, lo sento e lo vedo dai movimenti del suo bacino, dal profumo della sua eccitazione che si fa sempre più penetrante.
    
    La mia mano destra si insinua tra le sue gambe, le dita immerse nel lago del suo piacere, e la penetro, con uno, due infine tre dita senza alcuna fatica.
    
    Poi senza preavviso tolgo la mano, e inizio a sculacciarla, colpi secchi, lenti, dal basso; prima da un lato, poi dall’altro, fino a sentire i suoi gemiti, un misto di dolore ed eccitazione che la travolgono.
    
    Le mie dita penetrano nuovamente in lei, a fondo, sempre più a fondo e sempre più rapide, conducendola vicino, così vicino ad un nuovo orgasmo, quindi mi fermo di nuovo.
    
    Poi mi inginocchio dietro di lei, la penetro così, senza preavviso, brutalmente, solo pochi, lunghi e profondi colpi, quindi mi appoggio fermo, pulsante alla sua piccola, ...
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