1. Giovanna


    Data: 18/10/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... pieno centro dove svolgeva attività culturale, produttiva e sessuale con grande agibilità.
    
    Ben presto, mi ritagliai uno spazio personale e culturale che mi poneva all’attenzione del suo non indifferente entourage, senza contare le infinite occasioni di passare a letto anche intere giornate a copulare come scimmie senza neanche sapere come fosse il clima fuori o se davvero avessero messo una bomba al centro di Madrid (l’Eta picchiava duro, al tempo!)
    
    Per un po’ fui anche solleticato dall’ipotesi di creare una nuova realtà in un territorio diverso; poi, un certo spirito ‘mammistico’ che non mi ha mai abbandonato; e il saggio consiglio dei vecchi di non abbandonare il noto per l’ignoto mi suggerirono di restare in Italia e , al massimo di giocare in due staffe.
    
    Come era facilmente prevedibile, non durò a lungo e, alla prima occasione, la rottura fu netta e definitiva.
    
    Ma Giovanna ebbe il tempo, anche in questo caso e anche a quella distanza, di conoscere Lorena, di frequentarla per qualche breve incontro e di stabilire il diritto di priorità (mai scritto da nessuna parte) di ‘Rebecca, la prima moglie’.
    
    L’autentica ‘tragedia’ esplose qualche anno dopo, quando la testa la persi sul serio e meditai molto seriamente di dare un’autentica svolta alla mia vita.
    
    Licia non era una bellezza eccezionale, tranne forse per la limpidezza del viso dai tratti rinascimentali purissimi ed eleganti; il corpo non era di quelli che si fanno ammirare, con le tette appese, il ...
    ... sedere grosso e qualche etto in più in giro.
    
    Ma era (ed è) una persona straordinaria sul piano culturale, sociale e civile; una con cui si può parlare di foresta amazzonica mentre si sta copulando: l’entusiasmo è tale che non si perde né il piacere di scopare né quello di dialogare; altro elemento di grande fascino, le piaceva (spesso preferiva) farsi montare nel didietro e lo sapeva fare in maniera da dare grandissime soddisfazioni al membro che la penetrava; dolcissima nei preliminari e nelle coccole, baciava con potente goduria e, quindi, era straordinaria nella fellatio, ma rifiutava l’ingoio.
    
    Per giunta, amava atteggiarsi a bambina ed essere corrisposta allo stesso modo: abbiamo fatto, in pochi mesi, stupidaggini che ricorderemo per tutta la vita, dall’acquisto di paletta e secchiello per scavare buche sulla battigia a scrivere i nomi nelle conchiglie per poi nasconderle nella pineta.
    
    Insomma, mi piacque e me ne innamorai anche.
    
    Giovanna avvertì, quasi a pelle, la pericolosità del mio nuovo amore e se ne turbò moltissimo: per moltissimo tempo, tentò di mettere i bastoni fra le ruote e seminare quanta più zizzania le fosse possibile, per impedire che la pianticella di quell’amore si rafforzasse eccessivamente.
    
    Inutile spiegarle che non l’avrei lasciata in nome di quanto fatto insieme in oltre vent’anni.
    
    Il terrore era tale che arrivò a costruirsi un percorso alternativo alla nostra vita.
    
    Utilizzando alcuni fondi avuti da una eredità, acquistò un casale al ...