1. Giovanna


    Data: 18/10/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... tanti brillanti interventi a cui mi ero abituato nel lavoro col gruppo.
    
    Quando a sera andammo a cena in un posto strano all’aperto, Giovanna era decisamente infatuata di me e, in un intervallo del pranzo, si lasciò abbracciare con tutta la voglia che poteva avere un trentacinquenne di recente separato e quindi a corto di vagina.
    
    Come però era nei loro accordi, a tornare a casa di lei, insieme a Luigi, fu Pasquale che la mattina seguente ci raggiunse in treno e proseguì con noi per il paesello.
    
    Appena tornato, mi salutò.
    
    “Sai che alla libraia sei andato proprio a genio!”
    
    “Beh, intanto te ci hai fatto sesso tu … e spero anche con gusto.”
    
    “Ci puoi giurare!”
    
    Nei mesi che intercorsero tra i due eventi, anche per scaricare le tensioni che derivavano inevitabilmente dalla crisi matrimoniale in atto e dalla rottura in corso, cominciai a mantenere i contatti con la bella libraia.
    
    Sicché, quando si avvicinò il momento di organizzare la seconda partecipazione, approfittai del fatto che c’erano due eventi distinti, un convegno letterario che sarebbe andato avanti un po’ di giorni, ed il reading poetico vero e proprio che si sarebbe svolto in una sola sera, a fine convegno, ed a cui partecipavano tutti gli autori; decisi di iscrivermi da solo al convegno, per un verso per il gusto di parteciparvi; e per l’altro per approfittare dell’intimità stabilita con la libraia; insieme al gruppo avrei poi partecipato al reading.
    
    Contattai Giovanna e ci accordammo che mi ...
    ... avrebbe ospitato per il convegno e addirittura mi sarebbe venuta a prendere alla stazione.
    
    Furono cinque giorni di entusiastico amore e di sesso: copulammo come mandrilli, perché io ero in chiara crisi di astinenza per aver passato troppo tempo senza neanche l’ombra di una vulva; e lei, invece, pur avendo ogni tanto occasioni per scaricarsi, non era mai abbastanza soddisfatta, vista anche la peculiarità della selezione che la portava a concupire solo intellettuali di un certo livello.
    
    Inutile dire che, a quelle condizioni, trovammo quasi l’intesa perfetta.
    
    Aveva all’incirca la mia età ed era sicuramente molto ben fatta: tette abbondanti, appoggiate ma non cadenti; sedere alto, sodo e saldo su gambe scolpite; un leggero accenno di pancino che non disturbava ma dava una sensazione di ‘budino’ che risultava alla fine di grande eccitazione. Il particolare più interessante era costituito dal fatto che aveva ancora il didietro vergine (almeno, così dichiarò) e quella verginità me la offrì quasi immediatamente.
    
    A quell’età, non aspettavo altro che grandi occasioni di novità e di trasgressione su cui mi lanciavo a corpo morto ogni volta che ne avessi l’occasione; poter violare un didietro vergine (l’unico precedente era stato quello di mia moglie) mi fece toccare il cielo con un dito, quando lo realizzammo; per questo, arrivavamo a fare sesso quattro - cinque volte al giorno nonostante gli impegni di libreria, per lei, e del convegno, per me.
    
    Con l’energia che ci veniva ...
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