1. Vuoi paragonare il teatro al cinema?


    Data: 15/10/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Zindo, Fonte: Annunci69

    ... a dire “Basta guardarti” ed indicò le mie mutande ormai abbastanza rigonfie.
    
    Credo che arrossii ma del resto l'erezione è un fatto prevalentemente istintivo, non è che si possa impedirla quando viene così fortemente stimolata da pensieri, visioni e desideri.
    
    Non lo so da dove mi venne una spigliatezza che non mi era congeniale e risposi “Beh davanti ad una come te sarebbe anomalo non avere questo effetto, aggiungi che essendo fuori casa per lavoro da inizio settimana non ho avuto rapporti recentissimi....come voi questa notte. Vi ho sentiti darci dentro con foga”
    
    “Abbiamo disturbato il tuo riposo?” mi chiese Paolo.
    
    Sempre da una sfacciataggine che non sapevo di avere mi venne la risposta: “Più che altro hai suscitato in me tanta invidia per te, sarebbe stato bello essere al tuo posto”
    
    Lui, pronto: “Potevi venire a dirmelo”
    
    Sempre l'io che non sapevo di essere: “Non conoscevo la casa, cioè la strada”
    
    Anna, con un sorriso sornione stampato sulla bocca si era avvicinata con il suo bicchiere in mano ed il suo corpo che emanava calore, fino a sfiorare il mio corpo e con una sensualità incredibile mi sussurrò: “Adesso non ci sarebbero porte da varcare e metri da percorrere se tu lo volessi davvero”.
    
    Lo volli davvero. Non parlai. Le presi quasi di prepotenza il bicchiere dalle mani per rimetterlo sul vassoio e l'afferrai, stringendola a me, premendo contro il suo ventre il mio pene eretto e durissimo ormai. Anche lei mise le sue braccia attorno al mio ...
    ... collo.
    
    La mano che aveva tenuto il bicchiere era umida e freddissima, quando mi toccò un brivido mi percorse per tutto il corpo.
    
    Forse lei lo imputò a d' altre cause e con l'altra mano cercò il mio pene tra i nostri corpi e l'afferrò. Non lontano da noi sentii la voce quasi estasiata di Paolo che bisbigliava “Fantastico, bellissimo, continuate vi prego”
    
    Anna mi bisbigliò in un orecchio “Andiamo sul letto grande?”
    
    “Magari”
    
    “Andiamo, allora” e mi condusse per mano nella loro stanza.
    
    Paolo ci seguì come un cagnolino.
    
    Sul letto Anna si distese e mi tirò verso lei. La baciai standole solo parzialmente sopra, andando a cercare con la mano tra le sue cosce. Era già umidiccia. Mi prese la smania di andare a nutrirmi di quell'umore che la bagnava e mi mossi per invertire la mia posizione e poter soddisfare la mia voglia.
    
    Mentre io mi abbeveravo a quella sorgente, Paolo, come in ginocchio accanto a noi, con una mano accarezzava i seni di Anna , con l'altro l'interno di una delle cosce divaricate di lei.
    
    Senza smettere di leccare o picchiettare con la punta della lingua sul clitoride cambiai di nuovo leggermente posizione per portare il mio attributo a portata di bocca di Anna, per essere ricambiato.
    
    Paolo ritrasse la mano che aveva sui seni di lei per non ostacolarmi ma dopo un poco la riadagiò sulla mia schiena chiedendomi “Posso accarezzarti o ti d fastidio?”.
    
    Non risposi perché non sapevo la risposta.
    
    Il solo tocco non mi dava fastidio; carezza da un ...