1. L’incontro con la Musa (fetish)


    Data: 22/09/2020, Categorie: Autoerotismo Cuckold Dominazione / BDSM Autore: Contessa, Fonte: RaccontiMilu

    ... che sei così flaccido da non riuscire manco a reagire.”
    
    Avevo la tempia attaccata alla spalla,quasi mi sollevava da terra visto che con i tacchi altissimi dei suoi decolté mi superava di qualche centimetro. Lasciata la presa,crollai a terra sfinito e infilando le mani prima nei pantaloni,poi nella giacca,trovai i soldi. Erano centoventi euro,posai le banconote fresche di bancomat nelle sue mani e la guardai con ancor più ammirazione e brama. Un cane che sogna qualche pezzo di carne davanti alla bottega di un macellaio. Lei iniziò a contare i soldi,leccandosi l’indice come se stesse sfogliando un’avvincente romanzo,poi soddisfatta,infilò il malloppo nella pochette bianco perla.
    
    -” Mh,bottino ricco stasera’bravo,mi piace. Voglio farci il bagno nei tuoi soldi e lo farò fidati,diventerai un pezzente per me. Ci vediamo la settimana prossima,ti cercherò io,adesso vado a divertirmi e non ballerò di certo balli di gruppo datati. ”
    
    Pensai che stesse andando via e invece tornò a tirarmi per la cravatta,portandomi in ascensore che subito si era chiuso. In ginocchio,la guardai dall’alto e lei mi ammonì con lo sguardo,corressi il mio comportamento abbassando la testa, cosicché lei continuò a sorprendermi di nuovo. Sollevò la gonna e mi ficcò tra le sue cosce,nel suo intimo di pizzo bollente facendomi respirare il profumo della sua figa.
    
    -”Non ti azzardare a leccarmi,mi fa schifo la tua bava da porco,annusa una vera donna e ricordati che non potrai toccarti quando entrerai ...
    ... nel tuo appartamento o dovrai scordarti di questi privilegi che magnanimamente offro in rare occasioni.”
    
    La porta dell’ascensore si riaprì nuovamente e la Musa non mi diede nemmeno il tempo di rialzarmi che con un calcio mi buttò fuori facendomi sbattere contro il muro,lei sparì,così come era apparsa,tornando di nuovo al piano terra. Mi alzai subito cercando di darmi un tono e andai verso la porta di casa, di fretta corsi a letto per ripensare a tutte le sensazioni provate pochi minuti prima e a quanto era bello essere sottomessi da lei! Sette giorni, interminabili.
    
    Smaniavo nel fissare il calendario a casa e pure in ufficio, tuttavia la mia attesa fu prontamente ripagata.
    
    Sapeva rispettare eccome le scadenze perché per l’appunto, alla vigilia dell’appuntamento, controllando la cassetta della posta vi trovai un bigliettino.
    
    Lo nascosi nella giacca e lo tirai fuori solo quando infilati gli occhiali, mi apprestai a vederne il contenuto seduto davanti alla scrivania.
    
    Un foglietto semplice, carta da stampante e l’inchiostro d’una calligrafia ricca d’arricciature verso l’alto o il basso.
    
    ”Hai fatto un buon investimento iniziale, sai? Se non vuoi che non vada tutto in fumo, dovrai rimpolpare le mie finanze. A mezzanotte: Terzo piano, scala ”B”, Martini. ”
    
    Puntuale, mi presentai all’incontro spaccando il secondo, una singola scampanellata ed ero precipitato nell’Eden. Aveva lasciato la porta socchiusa facendo in modo che potessi entrare senza scomodarsi, anche ...
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