1. L’incontro con la Musa (fetish)


    Data: 22/09/2020, Categorie: Autoerotismo Cuckold Dominazione / BDSM Autore: Contessa, Fonte: RaccontiMilu

    ... perché la bella casta Eva mi attendeva seduta nella postazione centrale del divano. Fui sbalordito dai suoi gusti, non solo per l’arredamento totalmente sulle sfumature del bianco ma anche per il suo modo d’abbigliarsi. Indossava dei tacchi vertiginosi, scarpe nere di pelle lucida mentre le cosce fino ai fianchi erano coperte da collant scuri con rigo doppio nel retro. Con le gambe accavallate, lasciava intravedere l’assenza delle mutande. Ero in trepidazione nel voler guardare quel fiore. Salendo in quell’ammirazione celeste notai un reggiseno particolare, al posto delle semplici bretelle c’&egraverano fili di perle e le coppe erano tutta un’intricata trama di pizzo. Cosa da non trascurare erano i guanti di raso, anch’essi neri. Quei colori, tra la stanza e la sua persona erano un contrasto affascinante, mettendo in luce lati della particolare personalità della donna.
    
    ”L’attesa &egrave stata snervante? ”
    
    -Troppo.
    
    ”Le buone maniere?”
    
    -Troppo, mia Signora.
    
    ”Oh, adesso iniziamo a ragionare”
    
    Senza darmi particolare attenzione, allunga un braccio verso il tavolino in ferro battuto per raccogliere un pacchetto di Marlboro, sfilandone una per portarla alla bocca. L’ accende e quel tirare in dentro infiamma di rosso l’estremità, inspira e con sopracciglio alzato mi fissa, adesso, intensamente.
    
    ”Sai, non andavo molto d’accordo con i miei genitori da ragazzina, sono figlia unica e la compagnia mi avrebbe fatto piacere. Io desideravo un cane, un bel barboncino ...
    ... cui mettere un fiocchetto in testa pur essendo maschio. Capisci il mio disagio? Non mi hanno accontentata, mi hanno resa triste, tu invece? Vuoi la mia collera? Me lo merito?”
    
    -No, non lo meritate, Voi siete fin’fin troppo divina e un cane &egrave cosa da nulla, posso comprarvelo se volete.
    
    ”Ma adesso sono cresciuta, non mi piacciono più i barboncini.”
    
    -Oh, qualche altra razza?
    
    ”Sì, quella umana”
    
    E una risata fragorosa accompagnò la risposta. Si era alzata e come avevo immaginato sotto le calze, non indossava nulla, ci godeva nel farmi sbavare. Una spaccata attorniata da poco pelo a triangolino, stretta nel nylon, era ciò che più bramavo. Tornata poco dopo mi accorsi della valigetta che aveva appoggiato sul tavolino, non mi mostra il contenuto ma esordisce con un collare, facendolo penzolare come il pendolo d’un orologio.
    
    ”Spogliati e infilati questo, sei il mio cane adesso.”
    
    Non me lo feci nemmeno ripetere e i miei vestiti erano già sparsi per il pavimento, quanto al collare avevo avuto qualche difficoltà nell’ indossarlo ma la colpa era per la frenesia del momento. Ero pronto a superare i confini della normalità e a sfidare quel falso credo sul sesso debole.
    
    ”Guarda che cazzo di macello hai combinato! In casa mia voglio ordine, in ginocchio e raccogli le tue pezze!”.
    
    Da bravo, poggiai i palmi a terra e gattonando raccolsi con la bocca la camicia, i pantaloni, le mutande, i calzini e pure le mie scarpe mettendo tutto in un angolo.
    
    ”Bene, adesso ...
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