1. UN METRO


    Data: 27/09/2017, Categorie: Etero Lesbo Sesso di Gruppo Autore: cucciolo56, Fonte: RaccontiMilu

    ... divertire”. Ok, lui non mi prende neanche un po’ dal punto di vista mentale, ma una scopata vale sempre la pena di godersela, no? O almeno provarci.
    
    Invece stavolta no, senza un perché. E non c’entra nemmeno il fatto che alla prima spinta non entra e mi costringe a soffocargli sulla spalla un “awww” di dolore puro. Credo che sia la prima volta in assoluto che strillo non per un cazzo che mi è entrato dentro ma per un cazzo che NON mi è entrato dentro. E vi assicuro che può fare male. Ci passerei pure sopra, ma la verità è che non mi piace granché, non c’è niente da fare.
    
    A suo vantaggio, bisogna dire che non dura poco. Poiché però vorrei che tutto finisse in fretta anche questo diventa un qualcosa di negativo. Spinge come un forsennato e mi respira addosso. Io faccio altrettanto e fingo di soffocargli dei gemiti sul maglione. Ogni tanto, per onestà, devo ammettere che mi scappa qualche gemito vero, però sostanzialmente fingo. E quando lo sento al limite fingo di venire anche io, praticamente in contemporanea. Come in realtà non capita quasi mai, se non nei racconti porno.
    
    Il dopo, la fase dei baci e delle coccole e del respiro che torna normale, non è che duri tanto. Anche perché per fortuna non è il posto più adatto. Ma a me sembra lo stesso un’eternità. Venendo meno a una mia radicata abitudine, oltre che a un piacere inverecondo, non gli pulisco nemmeno il cazzo. Torniamo in sala a raccogliere i nostri giacconi e usciamo dal cinema. Io mi offro ai suoi baci ...
    ... fingendomi tremante, lui si offre di portarmi a bere qualcosa o anche a casa, se voglio. Lo ringrazio ma declino, gli dico che è stato bellissimo ma che mi sento turbata, che voglio restare un po’ da sola. Mi prenderà per scema, sticazzi.
    
    Vorrei tanto che fosse uno di quelli che ti scopano una volta e scompaiono e invece no, nemmeno questo, cazzo. Non sei nemmeno capace di essere bastardo. E sì che sarebbe molto più comodo. Si allontana in moto dicendo “ti richiamo domani” e io mi rendo conto che già, non ci avevo pensato. Non avevo proprio messo in conto che volesse appiccicarsi. O magari semplicemente farsi la seconda amante dopo quella troia di Adriana. Oddio, con quella cozza che si ritrova come fidanzata non riesco nemmeno a dargli torto. Ma anche no, grazie.
    
    Ok, saprò come togliermelo di dosso, gli dirò che mi sono pentita, che lui è fidanzato, che io non sono una ragazza così, che è stato un attimo di debolezza… E se mi chiederà il contatto Facebook o Instagram gli dirò che preferisco un ricordo reale a una presenza virtuale. Tutte ste cazzate qui che mi vengono benissimo, all’impronta. Del resto non è che quando facevo solo pompini non abbia mai respinto orde di maschi desiderosi di farsi soddisfare anche in un altro modo. Non è che ci si fa la fama di Vergine pompinara di un liceo così, dal nulla. Ci vuole anche un certo talento, eh? E abbiate pazienza…
    
    Entro nel pub-paninoteca davanti al cinema quasi bestemmiando “dieci centimetri, cazzo”. Ho bisogno di bere ...