1. Viaggio in Africa


    Data: 16/09/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Lesbo Autore: giuliadv, Fonte: RaccontiMilu

    ... a suo tempo ti spiegherò. Sappi infine che la forma della collana indica chi serviamo… Non voglio anticiparti niente ma…
    
    Ma?
    
    – tentai d’interloquire io molto incuriosita.
    
    Ok, voglio anticiparti qualcosa che potrai capire solo dopo: le nostre collane ci devono riempire di orgoglio. Noi siamo state “scelte” fra tante. Sappilo. Presto saprai.
    
    Non risposi anche se la curiosità in me crebbe in modo impressionante. Mi sentii orgogliosa di essere una “prescelta”, qualunque cosa questo volesse significare. Questi ed altri pensieri affollavano la mia mente mentre cercavo faticosamente di immaginare cosa dire nella telefonata che avrei dovuto fare a casa.
    
    Pensavo a cosa dire, come giustificare la mia assenza, come spiegare che non potevo contattarli. Non avevo idea di quando e come sarei poi uscita da lì e, per quanto fossi sicura della mia scelta, mille piccoli dubbi mi tormentavano.
    
    Dopo lungo camminare per vari interminabili corridoi arrivammo in un’altra stanzetta: era un piccolo ufficio attrezzato di computer, stampanti ed altro.
    
    Ci avviammo così Lei si accomodò dietro la scrivania facendo cenno di sedermi su una sediolina di fronte a lei.
    
    Bene cagnetta, adesso finiamo di mettere a posto le formalità.
    
    – mi disse lei.
    
    Prese il mio passaporto e trascrisse sul computer i miei dati, poi fece partire due stampe. Ero molto incuriosita su cosa fossero.
    
    Lei prese il primo foglio e con tono quasi burocratico mi ordinò di leggerlo: l’operazione era per ...
    ... me impossibile visto che non riconoscevo nemmeno i caratteri. Era infatti scritto nella lingua del posto. Di fronte alla mia evidente confusione lei sorrise
    
    Ops!
    
    – disse –
    
    Devo essermi sbagliata, comunque imparerai alla fine anche la nostra lingua. Leggi la versione italiana nell’altro foglio. Qui c’è la penna per firmare entrambe le copie: è la tua sola occasione. Prendere o lasciare.
    
    Le mie perplessità sbatterono contro un muro quando iniziai a leggere il contenuto del documento: era un vero e proprio contratto di sottomissione!
    
    Ricordo ancora alcuni passaggi:
    
    Mi fermai per un attimo a riflettere: avevo affrontato già diversi “passaggi” ma, con questo, avrei anche accettato formalmente. La mia mente corse veloce a ripensare a quanto avevo vissuto, a quando avevo visto ed a come, incredibilmente mi trovassi a desiderarlo: sentii per un attimo in bocca il sapore della vagina della soldatessa, l’umiliazione e l’eccitazione degli sputi ricevuti…
    
    Chiusi e riaprii gli occhi e prima ancora di realizzare tutti i mille pensieri che potevano passare per la mia mente firmai.
    
    Lei prese i due fogli con sguardo soddisfatto ma beffardo:
    
    Adesso è ufficiale: sei una cagna e l’hai riconosciuto…
    
    – e senza aggiungere altro si alzò e mi afferrò violentemente per i capelli, conducendomi verso un’altro locale attiguo.
    
    Dentro c’erano vari telefoni: erano come quelli pubblici ma con nicchiette murali aperte, non c’era certo privacy ed ogni cosa si sarebbe sentita ...
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