Legami di famiglia - 6 - - Racconti Erotici

Legami di famiglia - 6 -

... Non aveva intenzione di rovinarsi così il suo nuovo giocattolo, ma doveva farle capire che ora doveva stare alle sue regole. Ed era disposto a farglielo capire in modo anche violento, se necessario. La sentì incespicare dietro di lui.

"No! No! No! Ti prego no!"

Esplose a piangere e singhiozzare. La ignorò, raggiungendo le scale. Se una parte di sé si sentiva dispiaciuto per lei, l'altra stava traendo un godimento mai provato prima nel vedere la sorella piegata in quel modo.

"... ti prego... pa... drone... "

Marco si fermò. Lentamente girò il capo verso la sorella. Aveva il viso sconvolto, i capelli in disordine. Sentì l'impulso... il desiderio... di tornare sui suoi passi e possederla così, sul pavimento del salotto. Trattenne un brivido. Era ancora presto per quelle cose. Voleva arrivarci per gradi, godersi appieno ogni istante di umiliazione di sua sorella. Possederla sarebbe stato un momento indimenticabile e non voleva sciuparlo.

"Hai detto qualcosa?"

Sofia tirò su con il naso e si asicugò le lacrime con il dorso della mano.

"Ti prego... padrone... non mandare... le mail..."

Faceva fatica a parlare. Ogni parola era uno sforzo. Vederla in quelle condizioni era davvero eccitante. Avrebbe dovuto immortalarla ma, preso dalla foga del momento, aveva dimenticato il cellulare sul divano. Non poteva spezzare quel momento di pathos per una foto. Un vero peccato.

"E perché non dovrei?"

Sofia cercò di ricomporsi aggiustando una ciocca di ...

... capelli.

"Perché... farò tutto quello che vuoi..."

Sentirglielo dire fu un tuffo al cuore.

"Spiegati meglio."

Sofia tirò su con il naso.

"Padrone... se non mandi le mail... io farò tutto quello che vuoi..."

Marco sorrise e si mosse verso di lei.

"Forza... tirati su."

"Sì..."

Le diede anche una mano ad alzarsi in piedi. Era bella ed eccitante.

"Adesso ridillo."

Sofia fece un respiro profondo.

"Farò tutto quello... padrone."

"Senza discutere?"

Sofia annuì con un cenno del capo.

"Non voglio gesti. Rispondi."

"Non discuterò."

"... Padrone."

Sofia deglutì.

"Non discuterò, padrone."

Marco si sentiva il cazzo durissimo. Mai si sarebbe immaginato una cosa del genere. Era il momento di metterla alla prova.

"Allora baciami."

Sofia sgranò gli occhi, esitò. Le guance le diventarono ancora più rosse.

"Sì... padrone..."

Timidamente allungò il collo e appoggiò le labbra su quelle del fratello, poi si ritirò.

"Ti sembra un bacio questo?"

"Sì... pardone."

Le diede uno schiaffo. Una lacrima le rigò la guancia.

"Quando ti dico di dare un bacio devi metterci la lingua."

"Sì... padrone..."

Aveva la voce spezzata, era sul punto di piangere.

"Dammi un bacio."

Piangeva. In silenzio ma piangeva. Tuttavia si avvicinò di nuovo a lui, i loro visi si sfiorarono, le labbra si toccarono. Sofia aprì la bocca e iniziò e passargli la lingua sulle labbra. Volutamente Marco tenne le labbra chiuse. Sofia leccò per qualche istante, ...