1. Legami di famiglia - 6 -


    Data: 09/09/2020, Categorie: Incesti Autore: Lord Infame, Fonte: EroticiRacconti

    ... repentino cambio d'umore. Marco allungò una mano e le afferrò i capelli, strappandole un urlo di sorpresa e paura.
    
    "E tu vorresti uscire stasera, vero?"
    
    Sofia non riuscì a parlare, solo ad annuire con il capo.
    
    Marco la tirò per i capelli e la fece rovinvare per terra.
    
    "Tu uscirai con chi dirò io quando lo dirò io. Qualunque possano essere i tuoi interessi, da ora, esisto solo io."
    
    Sofia, stesa per terra, iniziò a piangere.
    
    "E ora dammi il tuo telefono, schiava."
    
    Restò immobile mentre sua sorella alzava lo sguardo su di lui e lo fissava spaventata.
    
    "Cosa... vuoi fare?"
    
    Marco non disse nulla. Si abbassò accanto a lei e, attraverso il tessuro, le afferrò un capezzolo con due dita. Sofia sussultò e ben presto la sua espressione diventò supplichevole e piena di dolore.
    
    "Mi... mi fai male così..."
    
    Marco strinse ancora. Sofia strinse i denti.
    
    "Per prima cosa hai discusso un mio ordine."
    
    E strinse. Sofia gridò.
    
    "Ti prego... ti prego... padrone ti prego..."
    
    "Tu non devi discutere."
    
    "Scusa... scusami padrone... ti prego..."
    
    Marco strinse ancora di più. Sofia gridò per il dolore.
    
    "Non devi."
    
    "No... no... non lo farò più..."
    
    Marco lasciò la presa e si alzò. Sentì sua sorella prendere un profondo respiro e ...
    ... singhiozzare.
    
    "Grazie... padrone..."
    
    "Grazie per cosa?"
    
    "Per... avermi lasciata... padrone."
    
    Marco la guardò con un sguardo così perverso che Sofia si trascinò indietro, spaventata.
    
    "No. Ringraziami per averti punita."
    
    "Per... perché?"
    
    "Perché l'ho fatto per te. Perché ogni volta che mi farai arrabbiare per la stessa cazzata io ti punirò sempre più forte."
    
    Sofia deglutì.
    
    "Grazie... padrone... per avermi punita..."
    
    Marco sorrise.
    
    "Vedi? Se vuoi sei brava. Smetti di farmi arrabbiare. Sei tu la prima a guadagnarci."
    
    "Sì, padrone."
    
    "Ora dammi il telefono."
    
    Rassegnata Sofia strisciò fino al letto, fino al comodino, prese il telefono e lo passò a Marco. Se lo rigirò tra le mani e lo infilò in tasca.
    
    "Non farmi ripetere le cose. Quando ti dico una cosa falla subito. O ti farò male."
    
    Sofia teneva lo sguardo basso.
    
    "Questo lo tengo io. Non voglio che, mentre non ci sono, mi combini qualche casino."
    
    "Padrone... i miei amici..."
    
    "Tu non hai amici. Tu hai solo me."
    
    Sofia si accasciò su se stessa.
    
    "Sì... padrone..."
    
    "Adesso voglio che tu scenda e vada a pulirmi la moto. La voglio spendente come non è mai stata. Oggi pomeriggio devo uscire e voglio che sia perfetta."
    
    Non si voltò indietro, uscì dalla camera della sorella e andò nella sua. 
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