1. Legami di famiglia - 6 -


    Data: 09/09/2020, Categorie: Incesti Autore: Lord Infame, Fonte: EroticiRacconti

    ... interrompe mentre parli? Questa cosa andava risolta subito. Fece un respiro profondo, chiuse per un attimo gli occhi e li riaprì, più calmo.
    
    "Non mi devi interrompere quando ti parlo. No. Non devi."
    
    Si avvicinò e si sedette sul letto accanto a lei, spostandole le gambe con forza.
    
    "Tu non mi vuoi bene."
    
    Marco fece un altro respiro. Non solo l'aveva interrotta, ma aveva avuto anche il coraggio di contraddirlo. Doveva assolutamente educarla, seduta stante.
    
    "Forza, tirati su e siediti accanto a me."
    
    Lo disse con un tono talmente deciso che Sofia non replicò e fece come le era stato detto.
    
    "Prima di continuare qualsiasi altro discorso, bisogna che tu capisca un po' di cose."
    
    Lasciò un momento di silenzio così che sua sorella capisse quanto fosse serio. Si alzò e si portò esattamente davanti a lei, allungando una mano ad accarezzarle una guancia. Sofia teneva lo sguardo basso. Era fantastica così remissiva, così diversa dalla solita stronza che era stata in tutta la sua vita.
    
    "La prima cosa è facile, ma capisco che tu non sia abituata e, come ti dicevo prima, visto che ti voglio bene..."
    
    "No."
    
    Certo, fu sussurrato più che pronunciato ad alta voce, ma per Marco non fece differenza. La mano destra colpì la guancia di Sofia con un rumore secco e deciso. Le scappò un urlo e cadde di lato sul letto, iniziando a piangere.
    
    "Così non va bene. Non va bene per un cazzo!"
    
    Sua sorella non accennava a muovere, ma i singhiozzi riempivano l'aria. Erano ...
    ... eccitanti, senza dubbio, ma la rabbia che gli era riaffiorata era più forte. Fece qualche passo per la stanza, guardò le foto di sua sorella con le amiche, specie con Noemi, la sua amica del cuore.
    
    "Lo capisci che se mi fai incazzare io ti rovino? Capisci che hai finito di fare la stronza con me? LO CAPISCI?"
    
    Senza volere aveva alzato la voce. Sua sorella aveva iniziato a piangere più forte. Marco fece un respiro profondo e tornò davanti a lei.
    
    "Tirati su cretina."
    
    Marco restò immobile mentre, lentamente, sua sorella si rimetteva a sedere. Continuò a fissarla duramente. Erano anni che lo faceva incazzare e aveva sempre dovuto stare zitto e sopportare, mettere tutto dentro di sé e tacere perché lei era la cocca dei vecchi. Ora che la sua rabbia poteva sfogarsi Marco si era spaventato dall'intensità e dalla velocità con cui si era manifestata.
    
    Si piegò sulle ginocchia, portando la testa all'altezza del suo grembo e posandole un bacio su una coscia dalla pelle liscia e morbida. Sua sorella si fece cercò di sottrarsi, ma uno sguardo di Marco fu sufficiente a tenerla ferma.
    
    "La prima cosa che devi assolutamente capire è che non sto scherzando. Tu, da oggi, sei in mio potere. Per te sono il tuo padrone, assoluto e indiscutibile."
    
    Marco restò un attimo in silenzio, cercando le parole giuste.
    
    "Devi fare conto che ho potere di vita e di morte su di te e se tu mi fai arrabbiare... beh... sei morta."
    
    L'ultima parola la pronunciò alzando lo sguardo e fissandola ...
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